I gestori in pole position per il Draghi-trade
Il rally di Piazza Affari ha interessato tutti gli asset, grandi e piccoli, in maniere indistinta. Ora viene il momento di una più accurata selezione
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Incassata la fiducia del Parlamento, ora il governo di Mario Draghi può finalmente focalizzarsi sulle questioni più impellenti per riportare il paese fuori dalla pandemia. Sull’ex governatore della Bce sono puntati gli occhi di tutti gli investitori internazionali.
Nel report “European Economics&Strategy | PM Draghi’s Government – a big moment for Italy and Europe” Morgan Stanley riporta la view sul governo guidato da Mario Draghi. In particolare, gli analisti affermano come “l’autorità, la stabilità e la competenza del nuovo governo rappresentano un fattore positivo importante, che aumenta la convinzione verso un utilizzo efficace del Recovery Fund da parte dell’Italia”.
Dall’analisi emerge che la possibile durata del governo Draghi, secondo gli analisti della banca d’affari, sarà compresa tra uno e due anni, grazie a “credibilità e una solida maggioranza parlamentare”.
Il focus dell’esecutivo Draghi, in primo luogo, su buon uso del Recovery Fund, in modo che le risorse aggiuntive (circa il 2% del pil all’anno per cinque anni) siano utilizzate efficacemente, portando ad una maggiore fiducia verso il superamento della previsione di crescita italiana precedente (4% nel 2021 e 5,3% nel 2022); in secondo luogo, afferma Morgan Stanley, sulla riforma fiscale della zona euro, per rendere la valuta più sostenibile.
“Un governo italiano competente potrà fornire sostegno verso la creazione di un sistema di prestiti congiunti, nonché verso la riforma del Patto di Stabilità e Crescita, mentre la credibilità del track record di Draghi e i suoi contatti potranno aiutare a portare la questione in cima all’agenda politica”.
Il miglioramento dell’outlook verso l’Italia da parte degli investitori fornisce un ulteriore (e inaspettato) elemento positivo per l’azionario europeo, “specialmente per il settore bancario, per il quale una sovraperformance superiore al 30% non è da escludere”, scrive il team di MS guidato dall’economista Jacob Nell.
Per quanto concerne più specificatamente l’Italia, la baca è convinta che il governo Draghi rappresenti un significativo e positivo catalizzatore per l’azionario italiano; MS si aspetta una sovraperformance del 10-15% guidata dal settore finanziario. I titoli sovrappesati che vengono evidenziati sono: Unicredit, Mediobanca, Enel, Stellantis e Prysmian.
La Banca rimane positiva sul trend dei Btp. “Lo scenario base obiettivo potrebbe vedere una diminuzione da 85 punti base (da dic. ’21 a giu. ’21) a 55pb, nel corso del secondo semestre ’21”.
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