Investire nell’azionario tematico permette di contribuire all’economia reale, a beneficio tanto della collettività quanto dei rendimenti. Alcuni tra i migliori specialisti del settore (dati Morningstar) ci spiegano come
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Perché quello in infrastrutture è un buon investimento? Quali sono le caratteristiche di rischio e rendimento dell’azionario tematico che investe nei grandi progetti?
[Alex Araujo, gestore del fondo M&G (Lux) Global Listed Infrastructure
[Alex Araujo, gestore del fondo M&G (Lux) Global Listed Infrastructure] I titoli infrastrutturali quotati offrono caratteristiche difensive in un contesto di incertezza globale e un premio di rendimento in uno scenario in cui scarseggiano ritorni interessanti. Gli investimenti in infrastrutture tradizionali, come le utility, hanno registrato buone performance in periodi di tassi di interesse bassi a causa del fatto che sono percepiti come proxy obbligazionari, ma, a nostro avviso, le infrastrutture quotate offrono più di una semplice difesa. Questa asset class beneficia di trend a lungo termine, come le energie rinnovabili, l’urbanizzazione e la connettività universale, che stimoleranno la crescita dei profitti e del capitale nel lungo termine.
[Herbert Perus, responsabile azionario, mercati sviluppati di Raiffeisen Capital Management] Gli asset infrastrutturali operano spesso in un ambiente regolamentato, offrendo un’elevata visibilità e flussi di cassa stabili. La correlazione con il ciclo economico è limitata. A livello mondiale sono necessari ingenti investimenti in infrastrutture. Nei mercati sviluppati gli asset esistenti operano a piena capacità (spesso sottoinvestiti da anni), mentre i mercati emergenti richiedono molti investimenti greenfield. La diffusione di tecnologie dirompenti e i cambiamenti strutturali accresce il bisogno di una serie diversa di beni infrastrutturali da realizzare.
Patrick Nikodem, gestore del fondo Russell Investments Global Listed Infrastructure
[Patrick Nikodem, gestore del fondo Russell Investments Global Listed Infrastructure] Inserire posizioni sulle infrastrutture in portafoglio offre un vantaggio chiave in termini di diversificazione. Gli investimenti sulle infrastrutture sono generalmente caratterizzati da flussi di cassa costanti derivanti da beni materiali di lunga durata e il settore delle infrastrutture quotate ha storicamente mostrato basse correlazioni con il più ampio mercato azionario/obbligazionario. Oltre al vantaggio della diversificazione, investire sulle infrastrutture permette di ottenere un rendimento complessivo interessante, un posizionamento difensivo e un livello di dividend yield relativamente alto. Dato che gli asset legati alle infrastrutture forniscono servizi essenziali, le fluttuazioni economiche tendono ad avere un impatto limitato in termini di flussi di cassa. Nel lungo termine, ci aspettiamo che le infrastrutture quotate generino rendimenti paragonabili a quelli del mercato azionario globale e un livello più basso di volatilità.
In che modo gli investimenti in infrastrutture aiutano l’economia e quali sono i vantaggi per la collettività di una maggiore spesa pubblica e privata in questo settore?
Herbert Perus, responsabile azionario, mercati sviluppati di Raiffeisen Capital Management
[Herbert Perus, Raiffeisen CM] Da un lato, gli investimenti in infrastrutture hanno un effetto moltiplicatore e servono a stimolare la crescita economica globale, ad esempio attraverso la creazione di posti di lavoro. Dall’altro, questo tipo di investimenti è fondamentale per creare un quadro competitivo non solo per l’attività economica generale (a breve e medio termine), ma anche per il benessere e la prosperità della società a lungo termine (istruzione, assistenza sanitaria, ecc.).
[Patrick Nikodem, Russell Investments] Gli asset legati alle infrastrutture sono e rimarranno essenziali per il funzionamento fluido ed efficace delle società. Esiste ad oggi un’enorme necessità di spesa infrastrutturale a livello globale, sia per la manutenzione e l’aggiornamento delle risorse esistenti nei mercati sviluppati, sia per lo sviluppo di nuove infrastrutture volte a sostenere la crescita nei mercati emergenti. Anche se ci aspettiamo un aumento della spesa pubblica dedicate alle infrastrutture, i vincoli di bilancio spingono sempre più i governi a rivolgersi al settore privato per finanziare progetti infrastrutturali e gestire gli asset. Tale tendenza è destinata a stimolare la crescita a lungo termine del segmento legato alle infrastrutture quotate in Borsa.
[Alex Araujo, M&G] Le infrastrutture svolgono un ruolo cruciale come spina dorsale dell’economia globale. Tuttavia, non sono stati fatti abbastanza investimenti negli asset che forniscono i servizi essenziali per la società. Il deficit di spesa nelle infrastrutture ha lasciato tali asset strategici in difficoltà. È ampiamente riconosciuto che il risanamento e l’ammodernamento delle reti infrastrutturali è una priorità per garantire che la crescita economica globale continui senza intoppi.
In cosa investono e in che modo sono organizzati i fondi infrastrutturali, concretamente? Quali sono le differenze tra un veicolo Ucits come quello che gestite e un fondo d’investimento infrastrutturale in private equity?
[Patrick Nikodem, Russell Investments] Il nostro fondo offre un’esposizione completa e diversificata a tutte le principali categorie di infrastrutture e aree geografiche. Le tradizionali utility e le infrastrutture energetiche, insieme, tendono a rappresentare circa la metà del portafoglio, mentre il resto è destinato al segmento dei trasporti, alle comunicazioni e alle energie rinnovabili. Da sottolineare anche la nostra attenzione a favore delle infrastrutture “pure-play”; preferiamo avere in portafoglio società che possiedano o gestiscano direttamente beni infrastrutturali (ad esempio, aeroporti o porti), e non fornitori di servizi infrastrutturali più volatili (compagnie aeree, trasporti marittimi). Per quanto riguarda il confronto tra strumenti quotati e privati, gli strumenti quotati offrono liquidità giornaliera, commissioni più basse, minore leva finanziaria e, in generale, maggiore trasparenza, mentre i veicoli non quotati tendono ad avere un livello di volatilità inferiore e correlazione inferiore rispetto alle altre principali asset class.
[Alex Araujo, M&G] Investiamo in aziende quotate che possiedono o gestiscono asset in infrastrutture fisiche e perseguono un approccio globale con la flessibilità necessaria per investire nelle migliori opportunità a livello mondiale. La nostra strategia investe oltre l’ambito tradizionale delle infrastrutture economiche (utility, energia, trasporti) e include il segmento del sociale (settori educativo, sanitario, civile) e settori in evoluzione quali comunicazioni, transazioni, royalty, all’interno dell’asset class. Le infrastrutture quotate garantiscono l’accesso a tutti quegli aspetti più attraenti degli investimenti in infrastrutture, con la liquidità propria delle azioni scambiate pubblicamente.
[Herbert Perus, Raiffeisen CM] La definizione tradizionale di infrastrutture “core” comprende strutture come aeroporti, ferrovie, strade a pedaggio, porti, servizi pubblici o telecomunicazioni. Tuttavia, Raiffeisen Infrastruktur Aktien applica una definizione più ampia per gli investimenti infrastrutturali. Affronta le tendenze strutturali che influenzano il nostro mondo (digitalizzazione, invecchiamento della popolazione, mobilità, veicoli elettrici, ecc.). Rispetto a un classico fondo di private equity, il Raiffeisen Azionario Infrastrutture, che è un fondo UCITS, offre la sicurezza e la conformità di un investimento regolamentato a livello europeo. Deve rispettare uno spettro molto più ampio di requisiti legali per garantire trasparenza e liquidità agli investitori.
Come è investito attualmente il vostro fondo e dove individuate le migliori opportunità in Europa in termini di paesi e specifici progetti infrastrutturali?
[Alex Araujo, M&G] A livello regionale, il Nord America rappresenta la nostra maggiore esposizione: una scelta che riflette la vastità delle opportunità nel mercato statunitense come anche un contesto legislativo più favorevole alla crescita che in altre parti del mondo. Siamo inoltre investiti in un certo numero di business infrastrutturali in Europa, con le maggiori esposizioni nel Regno Unito, in Spagna e in Italia.
[Patrick Nikodem, Russell Investments] Il nostro fondo continua ad essere ampiamente diversificato su tutti i settori e aree geografiche. Alla luce dell’attuale quadro macroeconomico e geopolitico (Brexit, US-China Trade War, problemi di crescita globale), adottiamo un atteggiamento moderatamente difensivo, favorendo le società con flussi di reddito regolamentati e profili di performance meno ciclici. Tuttavia, restiamo selettivamente esposti a sacche di crescita all’interno delle categorie dei trasporti e delle comunicazioni. In Europa, uno dei temi del nostro portafoglio è l’infrastruttura tecnologica per le comunicazioni. Stiamo assistendo a una forte crescita nel cloud computing e nell’utilizzo di dati wireless che stimolano la domanda crescente di data center e torri cellulari.
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