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Nel 2024 i titoli verdi hanno superato la soglia dei 5.000 miliardi di emissioni cumulative. Un record storico che segna la forza trainante di un settore in continua espansione
Le obbligazioni verdi continuano a crescere. Dal loro lancio ufficiale nel 2007 e dall’arrivo in Italia nel 2014, gli strumenti di debito finalizzati a progetti green sono infatti sempre più diffusi e utilizzati. I Green, Social and Sustainability Bond (GSS) hanno superato infatti la soglia dei 5.000 miliardi in emissioni cumulative. A trainare la forza del settore sono i green bond, che rappresentano il 57% delle emissioni totali GSS dell’anno. Solo nella prima metà del 2024, la loro emissione ha raggiunto un record di 356 miliardi di dollari e segnato il periodo più attivo nella storia di queste obbligazioni. I dati arrivano dall’ultimo report trimestrale di MainStreet Partners (GSS Bonds Market Trends). L’Europa resta la principale emittente, portando sul mercato l’equivalente di 291 miliardi di dollari (un aumento del 13% rispetto allo scorso anno). Ma anche l’Asia inizia ad accelerare il passo.
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Oltre il tetto dei mille miliardi
“Probabilmente, quest’anno, supereremo i 1.000 miliardi di dollari in emissioni di obbligazioni GSS”, dice subito Jessica Zarzycki, portfolio manager di Nuveen. “L’Europa è il principale player, rappresentando il 50% circa del mercato. Parte di questo volume più elevato è attribuibile alle emissioni pubbliche, in particolare ai green bond di Italia, Francia e Germania. Le emissioni in Asia sono in crescita, mentre l’Australia ha emesso il suo primo green bond nel giugno di quest’anno. Tuttavia, la Cina rimane il principale emittente della regione, seguita da Corea e Giappone”, afferma l’esperta. Non è un caso, perciò, se diversi Paesi dei mercati sviluppati ed emergenti abbiano emesso o stiano creando quadri di riferimento per questo tipo di obbligazioni. Questo significa una potenziale crescita di dimensioni del mercato, dato che le operazioni di emissione di titoli sovrani tendono ad essere più grandi di quelli di emittenti non governativi. Tra queste, ad esempio, ricordiamo a febbraio l’emissione del primo bond governativo giapponese per la transizione verde di 12 miliardi di dollari. Tokyo ha già annunciato l’intenzione di incrementare l’emissione di queste obbligazioni nei prossimi anni.
I settori
La necessità di investire per affrontare le sfide climatiche globali coincide d’altronde con l’ampia opportunità di espansione di questo segmento di mercato. Ne è convinto Ronald Van Steenweghen, Fixed Income fund manager di Dpam. “Una spiccata trasparenza, un impegno proattivo degli investitori e l’allineamento con un’azione credibile verso il net-zero appaiono …

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