Nella selezione rientrano 45 prodotti con un rendimento medio del 20% nel 2021. Nei portafogli spiccano il ruolo dei finanziari – con le banche che tornano al dividendo dopo un anno di stop – e l’integrazione delle metriche Esg
I migliori fondi azionari income nel 2021 sono quelli che hanno puntato sull’integrazione dei fattori Esg con le tradizionali metriche di valutazione dei titoli ad alto dividendo. Ma fra le prime posizioni nella lista dei migliori prodotti income emergono anche strategie che oltre ai criteri di sostenibilità hanno fatto propri i concetti di investimento sistematico.
“Gli ottimi dati sugli utili trimestrali hanno confermato l’impatto positivo delle riaperture post-Covid nonostante i problemi delle filiere produttive, alimentando la propensione al rischio sui mercati”, afferma nel suo commento mensile Nicolas Jamet, portfolio manager del fondo RAM (Lux) Global Sustainable Income.
In questo quadro gli investitori hanno privilegiato le azioni growth e ad alto beta, mentre “i titoli value e a bassa volatilità sono rimasti indietro. Anche le azioni high dividend sono state penalizzate”, aggiunge il manager.
Le principali scommesse del fondo gestito da Jamet e Emmanuel Hauptmann rispetto al benchmark (MSCI World High Dividend Yield) riguardano i settori dei consumi, tecnologia e – in misura minore – finanziari. A livello geografico il sovrappeso più corposo riguarda la Francia.
Stando all’ultimo commento mensile del gestore (15 novembre scorso) i cambiamenti nel portafoglio sono stati i seguenti: “A livello strategico abbiamo beneficiato della nostra valida selezione di titoli in di diversi settori e capitalizzazioni di mercato. In occasione dell’ultimo ribilanciamento del portafoglio, abbiamo ridotto l’esposizione alla finanza e individuato società interessanti nel settore immobiliare statunitense. La ripartizione per capitalizzazione di mercato è rimasta relativamente invariata”.
Esg e dividendi
Paul Middleton, portfolio manager del fondo Sustainable Global High Dividend di Mirabaud AM
Mirabaud AM porta in evidenza come l’integrazione dei criteri Esg e lo studio delle società con i migliori dividendi possa essere la chiave per una crescita sostenibile dei portafogli income.
“I fondi azionari globali a reddito si sono tradizionalmente concentrati su settori che assicurassero dividendi importanti, come il tabacco, l’alcol e l’energia”, analizza Paul Middleton, portfolio manager del fondo Sustainable Global High Dividend di Mirabaud AM, che invece propone un approccio alternativo. “La maggior parte del nostro portafoglio – spiega – è costituita da società con rating investment grade, alti rendimenti da flussi di casa distribuibili e bilanci molto solidi. Tutti i nomi in portafoglio stanno aumentando i propri dividendi e non dipendono dalla ricerca dei massimi rendimenti da dividendo”.
Nel 2021 torna la caccia al dividendo
Stando all’ultimo Janus Henderson Global Dividend Index, i dividendi globali sono in rapida ripresa post-pandemia. “Grazie all’aumento dei profitti e alla solidità dei bilanci – si legge – nel terzo trimestre del 2021 le distribuzioni sono incrementate al ritmo record del 22% a/a su base sottostante toccando il massimo storico trimestrale di 403,5 miliardi di dollari”.
Il totale è salito del 19,5% in termini complessivi. L’indice dei dividendi di Janus Henderson è ora inferiore di appena il 2% al picco pre-pandemia toccato nel primo trimestre del 2020.
“Il 90% delle società di tutto il mondo ha incrementato o confermato i dividendi. Questo risultato è il più forte dal lancio dell’Indice e rispecchia la rapida normalizzazione degli andamenti dei dividendi a fronte della continua ripresa globale”, viene spiegato nel rapporto uscito lo scorso novembre.
Ben Lofthouse, head of Global Equity Income di Janus Henderson
“I dividendi stanno mostrando una ripresa più rapida del previsto, spinti dal miglioramento dei bilanci aziendali e da un maggiore ottimismo sul futuro. Due dei settori più colpiti l’anno scorso erano stati quello delle materie prime e quello finanziario, che però rappresentano il vero motore della crescita registratasi in questo trimestre. Abbiamo incrementato questi settori nell’ultimo anno, ed è bello constatare come gli azionisti vengono ricompensati da un aumento delle distribuzioni”, commenta Ben Lofthouse, head of Global Equity Income di Janus Henderson.
Gli aumenti dei prezzi delle commodity si sono tradotti in profitti record per numerose società estrattive: oltre due terzi della crescita su base annua delle distribuzioni globali nel terzo trimestre dell’anno sono giunte da tale settore. Tre quarti delle società estrattive nell’indice Janus Henderson hanno almeno raddoppiato i dividendi rispetto allo stesso trimestre del 2020. In questi tre mesi il settore ha generato dividendi straordinari pari a 54,1 miliardi di dollari, superiori al record registrato nel precedente esercizio finanziario nel 2019; BHP distribuirà i maggiori dividendi del mondo nel 2021.
Anche il settore bancario ha apportato un contributo significativo, principalmente perché molte autorità di vigilanza hanno revocato le limitazioni alle distribuzioni e le svalutazioni dei crediti sono state inferiori al previsto.
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