AIM Italia e STAR Conference 2019, le pmi italiane conquistano Londra
Al via la tre giorni di Borsa Italiana durante la quale 85 società tricolori incontreranno gli investitori internazionali
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L’Aim regge alla tempesta Covid e porta a termine anche la prima quotazione dell’anno con risultati positivi: Unidata, la società romana di tlc, non solo ha sfidato i ribassi da Covid, ma li ha vinti raccogliendo 5,7 milioni e chiudendo la prima seduta al debutto in rialzo di oltre il 4%. In particolare, il segmento di Pizza Affari dedicato alle Pmi, ha sovraperformato a livello di indice FTSEAIM del 10% in valore assoluto rispetto al FTSE Small Cap e al FTSE MIB. Una differenza a doppia cifra legata alla natura degli investitori e alle loro logiche di investimento. “Chi punta sull’ Aim – spiega il ceo di IRTop Consulting, Anna Lambiase, a Focus Risparmio – è infatti un investitore di medio lungo termine con un approccio strategico che guarda ai fondamentali e alle promesse fatte dalla società in sede di Ipo e resta nel capitale per la delivery del piano. Inoltre, la presenza di un numero minore di investitori retail, rispetto al mercato principale, fa sì che il mercato sia meno volatile e meno dipendente dalla congiuntura macroeconomica”.
Un quadro che non sembra passeggero visto che il sentiment verso l’apertura del capitale e il processo di quotazione sull’Aim resta positivo: “Noi stiamo ricevendo una domanda elevata per la verifica della fattibilità di Ipo da parte di Pmi operanti nei settori Tech e Digital” ha aggiunto Lambiase.
“La quotazione in Borsa Italiana si conferma sempre, dunque – gli fa eco Barbara Lunghi, head of Primary Markets di Borsa Italiana – uno strumento a disposizione delle imprese ambiziose, permettendo la raccolta di risorse per finanziare progetti di crescita e continuare a competere in ogni scenario di mercato”
E d’altra parte a parlare sono i numeri stessi. Allo stato attuale, le società che hanno fatto registrare le migliori performance da inizio anno sono state Innovatec (+25% nell’ultimo mese), Relatech (+20%), e Blue Financial Communication (+2,9%).
“La loro performance è legata al settore di appartenenza che ha favorito le aziende operanti nell’ambito tech e digital. In questo periodo, assistiamo anche ad una accentuata policy di acquisto azioni proprie da parte dei cda come proposte all’assemblea che dimostra come la fiducia nella propria azienda sia confermata anche in una situazione di mercato dove i titoli risultano sottostimati e possono rappresentare un’ottima occasione di investimento” spiega Lambiase.
Molte aziende dell’Aim, inoltre, si stanno già muovendo nella direzione di una sempre maggiore ottimizzazione dei propri processi organizzativi e produttivi per minimizzare gli impatti che la crisi sta avendo sulla loro operatività. Per esempio, aziende come Maps, Doxee, Matica Fintec o Finlogic hanno proseguito le loro attività grazie ad un modello di business che prevede una digitalizzazione dei processi unita a forti competenze tecnologiche che, in questo periodo, sono certamente più resilienti rispetto ad altri business. Ma alla lunga il Covid limiterà lo sviluppo dell’Aim? “Sicuramente il Coronavirus sta cambiando alcuni paradigmi aziendali e avrà impatti sui piani di sviluppo delle società e sulle dinamiche del mercato dei capitali”, aggiunge Lambiase spiegando però che “mai come in questo momento è importante sostenere e indirizzare gli imprenditori verso forme di capitale alternativo per le proprie strategie di ripartenza. La quotazione in Borsa rappresenta la corretta risposta a nuove forme di finanziamento che ci auguriamo possano continuare ad essere incentivate dal Governo anche nel prossimo triennio mediante proroga della legge fiscale in essere oggi che ha trainato la crescita del mercato azionario delle Pmi e delle Ipo in Italia”.