Presentati i piani di sviluppo della rete di consulenti finanziari del gruppo assicurativo nata dall’acquisizione del ramo d’azienda di Deutsche Bank. Silvio Ruggio, direttore generale della banca: “Gestiremo i patrimoni dei nostri clienti come Zurich gestisce i propri investimenti”
Partire da una caratteristica dell’investitore italiano spesso considerata un difetto, ovvero la cautela e il forte bisogno di protezione, trasformandola in un’opportunità per offrire un modello di consulenza adatto al contesto, in grado di accompagnare ogni tipologia di risparmiatore nella gestione del proprio patrimonio.
Gli obiettivi di Zurich Bank, nata nel luglio del 2022 a seguito dell’acquisizione da Deutsche Bank del ramo d’azienda DB Financial Advisor, sono ambiziosi e, per essere raggiunti, vogliono fare leva sulle caratteristiche del Gruppo sfruttando le possibilità di crescita di un mercato, sì sviluppato, ma in cui rimane ancora molto da fare.
“Erano 22 anni che non veniva assegnata una nuova licenza bancaria in Italia”, evidenzia sull’operazione Alessandro Castellano, presidente di Zurich Bank. “La velocità con cui abbiamo portato a termine la creazione di un nuovo soggetto protagonista del mercato finanziario italiano, oltre a testimoniare lo spirito di innovazione di questa iniziativa, dimostra la grande capacità operativa, non sempre riconosciuta, di tutti i soggetti istituzionali con cui abbiamo interagito e che ringrazio”, aggiunge.
“L’Italia”, afferma Giovanni Giuliani, country Ceo di Zurich nel nostro Paese, concentrandosi sulla prospettiva di business del Gruppo, “è un mercato con lo stock di risparmio tra i più alti in Europa e in cui, inoltre, il modello della consulenza finanziaria ha dimostrato di funzionare molto bene, facendo segnare tassi di crescita tra i più alti del settore finanziario”.
“Con questa operazione”, completa, “acquisiamo 120.000 clienti, una significativa percentuale dei quali di alta fascia, che vanno ad aggiungersi al numero molto maggiore di coloro che già usufruiscono dei nostri servizi assicurativi”.
Silvio Ruggiu, direttore generale di Zurich Bank, Alessandro Castellano, presidente di Zurich Bank, e Giovanni Giuliani, country Ceo di Zurich Italia
Il contesto tra sfide e opportunità
“Un sogno da un punto di vista di sinergie e di possibilità di cross-selling”, afferma Silvio Ruggiu, direttore generale di Zurich Bank, che sottolinea come aspetti distintivi della proposta di consulenza l’attenzione alla relazione digitale, “tenendo però ferma l’assoluta centralità del consulente”, la sostenibilità, ma soprattutto il bisogno di protezione espresso in numerosi studi dai risparmiatori italiani.
Un’urgenza sentita in modo particolare in questa fase di mercato volatile in cui, spiega Ruggiu, c’è necessità di “una grande attenzione gestionale e insieme di restare investiti”.
Sarà compito dei 1.100 consulenti di Zurich Bank distribuiti su tutto il territorio nazionale operare in sinergia con i nuovi colleghi del comparto assicurativo per veicolare un’offerta che si propone come olistica, abbracciando servizi bancari, finanziamenti, servizi di investimento e attività sempre più specifiche per la clientela private come consulenza legale, fiscale e successoria, oltre a real estate e art advisory.
Silvio Ruggiu, direttore generale di Zurich Bank
“Vogliamo diventare la migliore rete di consulenti finanziari del Paese, valorizzando l’appartenenza a un gruppo assicurativo leader a livello globale. Gestiremo i patrimoni dei nostri Clienti con la stessa diligenza e competenza con cui Zurich gestisce i propri investimenti”, dichiara Ruggiu, specificando che ad oggi le masse complessive ammontano ad oltre 16 miliardi di euro, di cui la metà da clientela private.
Resi noti anche i nomi dei coordinatori di rete (Francesco Damiani per il retail, Carmelo Sarcià per il Private e Danilo Bazzini per l’attività di reclutamento) e degli area manager (Fabrizio Allasia per il Nord-Ovest, Lorenzo Borgna per la Lombardia, Davide Totolo per il Nord-Est, Ida Morelli per l’Emilia, Roberto Gasperoni per Romagna e Marche, Stefano Capanna per il Centro, Flavio Scarcià per il Sud e infine due professionisti, Marco Pittui e Angelo Capulli, operanti sull’intero territorio nazionale con obiettivi strategici di crescita).
La caccia al tesoro del consulente finanziario continua nel cuore della nostra penisola, alla scoperta del tessuto economico di Umbria e Marche per capire le nicchie migliori nelle quali individuare nuovi clienti
Approcciarsi agli investimenti non è semplice per il risparmiatore medio, tanto più dopo un anno come il 2022 in cui i mercati finanziari hanno corretto in modo significativo. FocusRisparmio ha messo alla prova Frank Di Crocco, head of Banks & Wealth Management per l’Italia di Invesco, su quesiti e paure più diffusi. Ecco com’è andata
Continuando ad analizzare le varie regioni della nostra penisola, ci spostiamo oggi nell’area centrale con un approfondimento dedicato alla verde Toscana. Vedremo insieme tutti i settori che hanno reso questa regione centrale nel panorama economico nazionale - non solo dal punto di vista geografico - e che il consulente finanziario deve senz’altro conoscere
Secondo Matteo Astolfi, head of Client Group di Capital Group, necessario più investimento per obiettivi e meno cambi in corsa, con i consulenti concentrati su relazione e educazione. E una consapevolezza in più: “la capacità gestionale non sarà mai una commodity e il 2023 lo confermerà”
Il mattone resta l’investimento preferito, seguono titoli e fondi. Solo uno su due sa cosa significa diversificare e la consulenza finanziaria è poco conosciuta. Savona: “In Italia norme che ostacolano il risparmio”
La caccia al tesoro del consulente finanziario continua nel Nord della nostra penisola, dove Friuli-Venezia Giulia e Veneto giocano un ruolo centrale per la loro strategica posizione e per un tessuto economico-sociale unico sul panorama nazionale
Secondo l’head of advidory della casa di gestione, per le reti è centrale essere supportati dall’asset manager, anche con strumenti per comunicare correttamente con il cliente finale. Quanto alle ricette per affrontare i mercati, oggi prevale l’approccio “back to basic” per riuscire a proteggersi dall’inflazione
Sul tavolo del Comitato ECON proposte di emendamenti sul tema degli incentivi e dei requisiti di formazione. La Commissione annuncia la pubblicazione della Retail Investment Strategy nel primo trimestre 2023
Quali lezioni imparare da un anno “per molti versi catastrofico” per i mercati, nell’intervista a Simone Rosti, country head Italia di Vanguard. “È in queste fasi che si allenano le doti di buon investitore e si costruiscono le basi per i rendimenti futuri”, afferma
L’autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ha pubblicato la sua relazione finale sugli orientamenti su alcuni aspetti dei requisiti di adeguatezza della MiFID II. Tutti i dettagli.
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio