Innovazione e trasparenza, customizzazione e time to market i valori fondanti e su cui punta Cirdan Capital per crescere nel segmento dei prodotti a replica. La società fondata nel 2014 a Londra dall’amministratore delegato Antonio De Negri pronta per un ufficio a Milano e per nuovi sviluppi di business
Antonio De Negri, amministratore delegato di Cirdan Capital
Un’idea nata dal desk hedging di Barclays Capital a Londra pesa oggi già il 2% degli scambi sul segmento Cert-X di Borsa Italiana, ha in programma di sbarcare su Sedex e di aprire un ufficio a Milano. Dati che non dicono tutto di un progetto con la mente da start-up, centrale l’intuizione di uno spazio di mercato non presidiato dalle grandi prospettive di crescita e la consapevolezza delle possibilità fornite dalla tecnologia, ed il fisico già cresciuto fino ad arrivare ad oltre 30 dipendenti con prospettive di ulteriore ampliamento nell’immediato.
“Lavorando in grandi banche di investimento ho vissuto in prima persona l’esigenza dei clienti di esporsi in modo rapido ed efficiente a specifici segmenti di mercato. Bisogni sempre più puntuali e complessi sia in termini di sottostante che di rapidità di posizionamento. Ho sempre guardato con grande fiducia all’innovazione portata dagli investimenti passivi in termini di flessibilità nella costruzione e facilità di arrivare all’investitore”.
“Business model unico”
Questa la genesi di Cirdan Capital raccontata dall’amministratore delegato Antonio De Negri. Oggi la società, interamente specializzata in certificates, serve principalmente la clientela private attraverso un modello di business molto specifico. “Sviluppiamo interamente tutti i nostri prodotti. Dall’ideazione e creazione dei benchmark fino ad arrivare alla quotazione dei nostri certificati che diventano così disponibili sul mercato pubblico per i nostri clienti che sono per la quasi totalità istituzionali che servono investitori appartenenti alla fascia di clientela private”.
Peculiare la metodologia di lavoro che prevede un rapporto di partnership sviluppato con contatti giornalieri con primarie realtà di private banking e wealth management italiane tra cui Mediobanca Private Bank, Equita Sim e Cassa Lombarda. “La genesi di un nuovo prodotto è bidirezionale. La nostra forza sta nella customizzazione, nella flessibilità e nel time to market. In cinque giorni lavorativi siamo in grado di essere sul mercato con un prodotto quotato, trasparente e liquido accessibile in modo indipendente e autonomo ai nostri clienti”.
Cirdan Capital ha creato oltre 220 banchmark dalla nascita ad oggi, sviluppando una particolare specializzazione sull’azionario americano, fermo restando la specificità di intervenire in modo tempestivo su opportunità di mercato dallo sviluppo repentino e in alcuni casi irripetibile. “Il 2020 è stato un anno certamente complesso dal punto di vista economico e sociale, ma anche carico di opportunità per i mercati finanziari”, spiega De Negri. “Recovery plan, riaperture e carbon emission sono stati alcuni temi su cui abbiamo lavorato riuscendo ad arrivare sul mercato in tempi che hanno permesso agli utilizzatori di questi prodotti di accedere ad opportunità che difficilmente si ripresenteranno nella stessa forma e portata”, aggiunge. “Siamo orgogliosi del nostro modello di business che rappresenta un ‘unicum’ nel mercato perché unisce le possibilità della tecnologia e l’attenzione alle esigenze di una clientela evoluta che apprezza la trasparenza ed efficienza dei prodotti che siamo in grado di costruire”, completa.
Dal pubblico al privato
Data la fascia di clientela servita per tramite degli investitori istituzionali non può mancare l’attenzione ai mercati privati, tema centrale nell’attuale costruzione di portafoglio per l’investitore di fascia alta. L’apparente contraddizione tra illiquidità dell’investimento e lo strumento certificates è risolta sempre facendo leva sulla capacità di innovazione. “In questo caso il taglio dell’investimento, data la sua natura, è ovviamente più alto, ma la formula che abbiamo ideato prevede sempre la possibilità per il private banker di offrire al cliente uno strumento che conosce ed è in grado di comprendere, soprattutto nella sua caratteristica di completa protezione dal rischio emittente”. “L’investimento illiquido è in questo caso cartolarizzato all’interno di un veicolo lussemburghese le cui quote sono a disposizione del cliente per l’inserimento in portafoglio”, specifica De Negri.
Lo sguardo al futuro dell’amministratore delegato è fortemente caratterizzato dalla fiducia nelle incrementali opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalla capacità di comprenderne i vantaggi da parte di una clientela sempre più evoluta. “L’investitore oggi ha compreso che le possibilità di esposizione offerte da tecniche e strumenti finanziari innovativi sono molteplici. Notiamo anche una crescente consapevolezza di quanto accade sui mercati e questo è molto positivo per una realtà come Cirdan Capital nata proprio dall’idea che l’esposizione del risparmiatore non debba essere calata dall’alto ma risultare da un confronto aperto e diretto con il cliente nel rispetto della sua capacità di comprendere i mercati, dei suoi valori e del suo bisogno di semplicità ed efficienza”. Un posizionamento che apre possibilità negli ambiti della consulenza indipendente, delle gestioni strutturate in prodotti quotati e dell’advisory digitale. È un momento di grande crescita per noi e non mancheranno importanti novità a livello di business che potremo annunciare a breve”, anticipa De Negri.
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