Intervista ad Antonio Borgonovo, ceo e founder, e a Carlo Prudentino, managing director Distribution di Yeldo, realtà nativa digitale disegnata per portare l’investimento nel mercato immobiliare in una nuova dimensione
Un’asset class dai tempi lunghi, ingessata e per grandi investitori. O forse no. L’investimento nel mercato immobiliareha dal 2019 un nuovo attore nativo digitale con passaporto svizzero-europeo, ma anima e corpo interamente italiani. Antonio Borgonovo ha lanciato Yeldo con l’idea di unire real estate, finanza e tecnologia. L’obiettivo è quello di democratizzare e rendere flessibile un settore tradizionalmente ancorato a logiche dimensionali e allocative che faticano a rispondere alle esigenze di velocità e versatilità necessarie per costruire un portafoglio che guardi al futuro. FocusRisparmio lo ha incontrato insieme a Carlo Prudentino, managing director Distribution di Yeldo, società che quest’anno ha totalizzato transazioni per un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, 14 exit e un internal return rate che ha contribuito al raggiungimento di un dato triennale che si è attestato al 14,6%.
Antonio Borgonovo: Una delle idee fondamentali alla base della creazione di Yeldo è quella di portare trasparenza nel mondo degli investimenti immobiliari, da cui discende la scelta di concentrarsi su singoli asset. All’inizio questo veniva realizzato attraverso un modello di comproprietà focalizzato sull’acquisizione di asset a reddito, con l’idea di generare una cedola per gli investitori senza tutte le complicazioni date dalla proprietà dell’immobile. Successivamente è risultato chiaro che il mercato offriva un’opportunità, creata dalla leva decrescente da parte dei lender tradizionali del mercato real estate. A questo punto abbiamo iniziato a fornire finanza alternativa su progetti di sviluppo immobiliare, ragionando prima in ottica club deal e poi coinvolgendo sempre più investitori in fase …
Buste paga e disoccupazione di novembre confermano che il mercato del lavoro Usa è solido e in progressivo rallentamento. Per gli investitori una riduzione natalizia di 25 punti base è praticamente scontata
Bcg: nei primi nove mesi del 2024 operazioni per 1.600 miliardi di dollari. Ma i mega deal continuano a calare. In Italia attività “vivace”: ora fase volatile ma ricca di opportunità
Secondo gli analisti, quella di Parigi sarà una crisi ‘a combustione lenta’: la volatilità è assicurata e lo spread salirà. Ma sul da farsi ci sono view diverse
La regina delle cripto raggiunge il massimo storico e si impone come settimo asset per capitalizzazione a quota 2mila miliardi di dollari. Merito della nomina dell’avvocato ‘amico’ Paul Atkins a capo della Sec. La Fed prova a spengere gli entusiasmi. Ma gli esperti sono convinti: “Quota 110mila è già nel mirino”
Il manager nominato per acclamazione dal cda della fondazione. Un’investitura che è arrivata il parallelo a quella di Bruno Liguanti per il ruolo di vicepresidente
Secondo l’agenzia, l’evoluzione del settore è inevitabile, ma viene complicata da un sistema di “partecipazioni strategicamente difensive”. L’operazione UniCredit-Banco Bpm? Importante ma dall’esito incerto
Ripresa mondiale resiliente ma minacciata: “Garantire la sostenibilità del debito”. Giù le stime per l’Italia: +0,9% nel 2025 e +1,2% nel 2026. Male la Germania. Le banche centrali? Taglino con cautela
Paul Jackson, global head of asset allocation research della casa di gestione, ha presentato alla stampa italiana l’outlook per il nuovo anno. “Reggerà la crescita ma le valutazioni azionarie, in particolare americane, sono già molto alte”
L’outlook della casa vede sviluppi positivi per Stati Uniti e Vecchio Continente. Ma se la BCE continuerà a tagliare, non è detto che la FED faccia lo stesso. E c'entra anche l’effetto Trump. Dall’equity ai governativi, la ricetta per preparare il portafoglio
Secondo il Global Investor Insights di Schroders, un operatore su due è pronto ad aumentare la propria esposizione all’asset class. Ma a fare gola è anche il debito privato. Diversificazione e rendimenti elevati i vantaggi dell’universo privato
Per Benoit de Laval, fund manager di Axa IM, il segmento promette di resistere alle turbolenze provenienti sia dagli USA che da Francia e Germania. Ma per sfruttarlo serve selezione. Dalla duration al focus settoriale, ecco su cosa punta la casa d’Oltralpe
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