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La generazione tra i 25 e i 40 anni è la più incline a puntare sul metallo giallo. Che resta il prodotto più popolare tra gli investitori retail. In testa lingotti, gioielli ed Etf
L’oro, si sa, non passa mai di moda tra gli investitori, non solo quando sui mercati soffia la bufera. Una tradizione, quella del metallo giallo, che in Italia sembra essere stata abbracciata soprattutto dai nostri millennial. È quanto emerge da una ricerca condotta dal World Gold Council, l’associazione industriale delle principali aziende minerarie aurifere, stando alla quale sono proprio le persone che hanno tra i 25 e i 40 anni a preferire questo tipo di investimento, tanto che oltre uno su due lo detiene in portafoglio.
Gli italiani hanno 4 prodotti in portafoglio
In generale, gli italiani sono grandi risparmiatori e destinano una quota significativa del loro reddito (circa il 29%) agli investimenti, un dato superiore se comparato con gli investitori di altri mercati occidentali analizzati dal report.
Secondo la ricerca, l’investitore italiano detiene in media quattro prodotti in portafoglio. L’oro è il prodotto di investimento più popolare, insieme a quelli più tradizionali, come le assicurazioni sulla vita e i risparmi sui conti correnti, ed è anche il terzo prodotto più acquistato nei 12 mesi precedenti la ricerca, con il 39% degli intervistati che ha dichiarato di aver investito nel metallo giallo nel periodo di riferimento.
Guardando nello specifico alla tipologia preferita dagli investitori, i primi tre prodotti attualmente posseduti sono i lingotti (19%), i gioielli in oro fino (18%) e gli Etf con l’oro come sottostante (15%).
Millennial i più interessati all’oro
Nel dettaglio, dai dati emerge anche che, appunto, la fascia demografica più incline a investire in oro è rappresentata dai millennial. Su un panel di 1.000 persone intervistate di età compresa tra i 18 e i 65 anni, che avevano effettuato almeno un investimento nei 12 mesi precedenti, è emerso che coloro che hanno tra i 25 e i 40 anni hanno una maggiore propensione per il metallo giallo rispetto agli altri target. Infatti, oltre il 50% dei millennial intervistati possiede oro nel proprio portafoglio e quasi la metà (49%) lo ha acquistato nell’anno precedente la ricerca.
Per contro, gli investitori tra i 55 e i 65 anni, mostrano meno interesse. Solo il 20%, infatti, ha investito nel metallo giallo durante lo stesso lasso di tempo, il che è sorprendente se si considera l’attitudine di questa categoria ad adottare un approccio di investimento a lungo termine e a prestare particolare attenzione alla gestione del rischio.
Differente è anche l’approccio della generazione tra i 18 e i 25 anni, dove si riscontra una dimensione più ludica nell’approccio agli investimenti. Gli investitori più giovani sono motivati da prodotti in grado di veicolare anche divertimento nell’attività di investimento, e sono concentrati su un potenziale di rendimento più elevato a breve termine.
Gli italiani guardano all’oro per la protezione del patrimonio
Si conferma poi la visione dell’oro come porto sicuro. Il 40% degli intervistati lo considera infatti un bene per la protezione del patrimonio, mentre un ulteriore 30% lo considera un mezzo per generare buoni rendimenti nel lungo periodo.
La funzione di protezione della ricchezza è particolarmente riconosciuta da coloro che investono in lingotti e monete d’oro (50%). Il riconoscimento dell’oro come bene rifugio emerge anche in un altro dato evidenziato dalla ricerca, che mostra come il 40% degli investitori ne abbia acquistato come strumento per ridurre o diluire il rischio.
Barriere all’investimento in oro
Investire in oro non sembra essere però così semplice. Quasi la metà (49%) degli investitori retail che non ne hanno mai comprato, ma che prenderebbero in considerazione di farlo, indicano la mancanza di fiducia come una barriera all’investimento. Infatti, il 22% di coloro che stanno considerando di investire in oro per la prima volta sono preoccupati di imbattersi in oro contraffatto, mentre il 18% afferma di non fidarsi dei rivenditori.
Anche le difficoltà legate alla custodia possono scoraggiare: circa il 30% di coloro che stanno considerando di investire in oro, si dice preoccupato per la sicurezza dei mezzi di custodia e quasi il 25% afferma che il costo di questi servizi sarebbe proibitivo. La custodia è vista come uno dei principali ostacoli all’acquisto di oro anche tra coloro che già vi investono.
“La nostra ricerca ha messo in evidenza che gli investitori retail italiani hanno una preferenza per gli investimenti in oro e lo apprezzano particolarmente per la sua funzione di copertura dai rischi – osserva Louise Street, senior markets analyst Emea -. Tuttavia, il metallo giallo potrebbe offrire ancor più opportunità se venissero superate alcune barriere d’ingresso come la mancanza di fiducia nei prodotti auriferi e nelle aziende che li vendono, insieme alla carenza di informazioni e alla comprensione su come investire. Come World Gold Council ci impegniamo attivamente per ridurre queste barriere ed è per questo che abbiamo lanciato i Retail Gold Investment Principles. Una guida progettata per aumentare gli standard dei fornitori sul mercato e aiutare gli investitori a sentirsi sicuri in materia di investimento”.
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