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Il direttore degli investimenti spiega l’allocation del portafoglio illiquido e i criteri di selezione degli investimenti. “Molta attenzione ai criteri Esg”
Nei portafogli degli investitori istituzionali italiani gli investimenti in private markets rivestono un ruolo sempre più importante. In ascesa soprattutto la componente legata alle infrastrutture, ancor più se sostenibili, alla luce dei massicci piani d’investimento previsti dai programmi governativi di rilancio economico nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Next Generation Eu.
Inarcassa, la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti, è stata tra i primi investitori istituzionali italiani ad approcciare il mondo degli investimenti illiquidi, ed in particolare dei private markets (private equity, private debt, infrastrutture, partecipazioni dirette e co-investimenti).
A dirlo è Alfredo Granata, Chief investment officer dell’ente, intervenuto nel corso dell’evento virtuale “Gli investimenti infrastrutturali: se non ora, quando?” organizzato da Mefop e a cui hanno preso parte il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Enrico Giovannini, altri investitori istituzionali e asset manager.
Come investe Inarcassa nei mercati privati
A fine maggio 2021, la componente illiquida del portafoglio di Inarcassa, pari a quasi 2,3 miliardi di impegni (real estate escluso), è equamente distribuita fra iniziative focalizzate sul mercato italiano e quello estero.
Con riferimento al mercato nazionale, spiega Granata, il 10,1% del portafoglio è investito in fondi di private debt: 72 milioni di euro a fronte di 153 milioni di impegni sottoscritti attraverso 12 veicoli Fia (di cui due classificati come impact fund).
Nel private equity l’ente pensionistico di ingegneri e architetti investe il 20,5% (145 milioni investiti a fronte di 374 milioni di impegni sottoscritti) più alcune iniziative in progetti infrastrutturali mediante tre veicoli gestiti da F2i Sgr, la sottoscrizione del Progetto Arpinge con Cassa Geometri ed Eppi, e la sottoscrizione dell’obbligazione Pedemontana Veneta.
“Il contributo delle iniziative dedicate al mercato italiano è molto importante in quanto coniuga gli interessi di investimento di Inarcassa con l’aiuto all’economia domestica mediante il finanziamento o la partecipazione nei confronti anche di piccole e medie imprese”, spiega Granata, che non trascura l’aspetto dei rendimenti: “Il contributo delle asset class illiquide sia in termini di rendimento che di diversificazione degli investimenti è necessario e indispensabile per un investitore istituzionale quale Inarcassa”, chiosa.
Infrastrutture e sostenibilità
Il responsabile degli investimenti chiude l’intervento ponendo l’accento sugli aspetti di sostenibilità degli investimenti in economia reale e infrastrutture: “Inarcassa negli ultimi anni ha iniziato a richiedere ai gestori, sia in fase di selezione degli investimenti che di monitoraggio, molteplici informazioni al fine di verificare la conformità degli stessi ai criteri Esg”, dichiara.
In sede di analisi e selezione, spiega Granata, Inarcassa raccoglie le principali informazioni sui gestori e sui fondi attraverso un questionario che indaga la presenza di alcuni parametri come ad esempio: policy/ procedure Esg; adesione a principi internazionali e/o ad associazioni attive in tema sostenibilità; la presenza di un referente interno per le politiche sostenibili; certificazioni green dei prodotti.
“In sede di monitoraggio gli uffici competenti della Direzione Patrimonio inviano un questionario Esg per la raccolta di informazioni aggiornate e raccolgono la documentazione eventualmente prodotta dai gestori (eventuali risultati di assessment, corporate and social responsability report, impact report, etc.)”, conclude Granata.
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