3 min
Fida ha esaminato i prodotti della categoria che sono autorizzati alla vendita presso la clientela retail in Italia. Tlc e informatica le asset class migliori. Bene il passivo
Machine learning, intelligenza artificiale, tecnologia digitale. Ma anche metaverso e telecomunicazioni. Con il progresso tecnologico che avanza ad ampie falcate, l’innovazione è destinata a diventare un fattore chiave per gli investimenti tematici. Specie in un mercato, come quello attuale, dove regna l’incertezza a causa di condizioni macroeconomiche avverse. Ecco perché abbiamo deciso di passare in rassegna i migliori prodotti azionari della categoria nel tentativo di individuare schemi ricorrenti e indicazioni utili ad affrontare il nuovo scenario.
📰 Leggi anche “Acqua, i fondi azionari che hanno iniziato meglio il 2023“
Informatica e Tlc le categorie più rappresentate
A circoscrivere l’universo d’osservazione è Fida (Finanza Dati Analisi), società di sviluppo applicazioni software per i servizi finanziari e di distribuzione e analisi di dati nel risparmio gestito, che ha analizzato per FocusRisparmio gli andamenti registrati fino al 28 marzo 2023 dagli strumenti interessati (raggruppati in categorie omogenee per politica di investimento e altre caratteristiche quali-quantitative). “Le categorie di fondi ed Etf che investono in settori che fanno dell’innovazione tecnologica la loro vocazione sono relativamente numerose e originano, spesso, non tanto dalla nascita di nuovi fenomeni, quanto dallo sviluppo e dall’applicazione di tecniche già in uso e appartenenti alla più ampia sfera dell’informatica”, sottolinea la financial analyst di Fida Monica Zerbinati>.
Categorie di fondi ed Etf su innovazione. Fonte: Fida
Guardando ai dati raccolti dall’azienda, si può evincere come un ruolo importante sia però giocato anche dalle telecomunicazioni non a caso, da inizio anno la categoria si è imposta come quella più performante grazie a rendimenti ampiamente al di sopra del 16%. Da non sottovalutare, sia in termini di performance che di redditività, intelligenza artificiale e robotica, i cui indici offrono un ritorno year-to-day pari rispettivamente al 12,83% e all’11,65%. In caduta, invece, la rilevanza del mondo fintech, l’unica categoria di investimento che si presenta in rosso su tutti e tre gli orizzonti temporali presi in esame: non solo l’inizio del 2023 ma anche gli ultimi 12 mesi e gli ultimi cinque anni.
📰 Leggi anche “Tematici, i fondi sulle rinnovabili che hanno iniziato meglio il 2023“
IA ad alto rendimento con non senza rischi
TOP 10 fondi attivi autorizzati retail per performance 2023. Fonte: Fida
Passando alla disamina dei singoli prodotti, Zerbinati non manca di sottolineare che “i fondi azionari focalizzati sull’intelligenza artificiale si dimostrano mediamente i più performanti dall’inizio dell’anno, ma sopportano anche livelli di volatilità e di perdita massima non trascurabili, soprattutto a medie scadenze. È il caso di T. Rowe Science&Technology Equity, che rende oltre il 24% da gennaio, così come di JPM US Technology (+17,85% year-to-date). Da segnalare la presenza di due prodotti dedicati specificamente alle tecnologie del metaverso, che sono stati lanciati meno di un anno fa da Axa e Invesco e da inizio 2023 a oggi pagano rispettivamente il 17,4% e il 17,3%.
📰 Leggi anche “Obbligazionario Usa, le categorie di fondi che hanno iniziato meglio il 2023“
Gestione passiva regno delle Tlc
Etf quotati su Borsa Italiana per performance 2023. Fonte: Fida.
Tra gli Exchange traded fund, sono di nuovo le telecomunicazioni a regalare le maggiori soddisfazioni. E Zerbinati lo evidenzia chiaramente: “Parte dell’extra rendimento è imputabile ai minori costi di gestione, che consentono di risparmiare fino all’1,5% annuo rispetto alla gestione attiva”. L’analisi dei portafogli dei fondi, aggiunge l’esperta, “permette poi di individuare una certa sovrapponibilità dei titoli, soprattutto nella top ten”. I principali player mondiali del tech (i cosiddetti GAFAM) sono infatti attivi in molteplici declinazioni e applicazioni delle tecnologie e possono quindi essere inclusi sia tra gli attivi dei prodotti più generici (informatica e tecnologia), sia in politiche più focalizzate (AI, robotica e telecomunicazioni). Ecco perché, conclude la financial analyst di Fida, viste anche le attuali condizioni di mercato e considerata la preminenza delle sorelle del big tech, la scelta dei prodotti passivi potrebbe risultare preferibile.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.