La direttiva Omnibus e il ruolo degli asset manager
La proposta della Commissione europea per semplificare la normativa ESG ha l’obiettivo di coniugare competitività e transizione verde. Assogestioni chiede semplificazione, ma senza arretramenti
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Nel mondo della gestione del risparmio lo sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) è una priorità strategica. Per asset e wealth manager, infatti, i benefici attesi in termini di innovazione delle strategie di gestione, mantenimento della posizione competitiva e incremento dell’efficienza operativa sono tre aspetti cruciali verso cui si attendono investimenti anche in capitale umano.
È quanto emerge dal nono Quaderno della collana FinTech dal titolo “L’intelligenza artificiale nell’asset e nel wealth management”, contenente i risultati di una survey realizzata a luglio 2021 dalla Divisione Studi della Consob in collaborazione con il Comitato Digital Finance di Assogestioni, sul grado di utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale (IA) nell’asset management.
Dalla ricerca – che ha visto il coinvolgimento di otto grandi Sgr, appartenenti a gruppi che rappresentano oltre il 60% delle masse gestite in Italia al primo trimestre 2022 – emerge che tutte le società partecipanti all’indagine ritengono che nei prossimi cinque anni i sistemi di IA troveranno crescente applicazione nell’ambito delle diverse fasi del processo di investimento. In prospettiva, i gestori riconoscono la necessità di una stringente supervisione umana sui processi decisionali basati sull’utilizzo di sistemi di IA, sebbene le funzioni di controllo e le procedure di governance degli algoritmi sottostanti e dei dati utilizzati siano ancora in fase evolutiva.
“Si tratta di temi all’attenzione Comitato Digital Finance dell’Assogestioni che in questi mesi è anche impegnato a valutare rischi e opportunità dell’utilizzo di tecnologie decentralizzate nell’intera catena del valore dell’industria del risparmio gestito”, commenta Roberta D’Apice, direttore Affari Legali di Assogestioni.
Il Quaderno Consob si inserisce nel dibattito istituzionale in corso, relativo ai rischi e alle opportunità derivanti dall’utilizzo di nuove tecnologie nell’intermediazione finanziaria, soffermandosi altresì sulle implicazioni dell’utilizzo delle tecniche di automazione nell’intermediazione finanziaria, con particolare riferimento ai temi di governance degli algoritmi, responsabilità dei providers e tutela della privacy.
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