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Il manager: “Siamo il secondo creditore dello Stato dopo la Bce. E un punto di riferimento non solo per gli azionisti, ma anche per il Paese”
“Torneremo a distribuire i dividendi non appena la Bce allenterà le regole rigide che ha inserito per affrontare la fase della pandemia”. Lo ha assicurato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo all’evento di presentazione del Piano strategico quadriennale della Compagnia di San Paolo, primo azionista della banca con il 6,119%.
“Rappresentiamo per i grandi investitori internazionali un punto di riferimento non soltanto nel generare valore per i nostri azionisti, ma anche nel riuscire a trasferire alle comunità in cui operiamo una parte di questo valore”, ha tenuto a sottolineare il manager, spiegando che “in una fase così complessa per il Paese Intesa Sanpaolo ha erogato decine di miliardi di euro di nuovo credito e rappresenta in termini di stock di impieghi nel bilancio quasi un terzo del Pil (500 miliardi impieghi), in termini di risparmio delle famiglie amministriamo un trilione e 100 miliardi di impieghi, siamo il secondo creditore dello Stato dopo la Bce”.
“Allo stesso tempo – ha aggiunto – rappresentiamo uno dei principali operatori nel Sociale e nel supporto alle persone più fragili della nostra società, un’attitudine che la Banca ha dimostrato nel corso di questi ultimi anni con l’impegno in ambito Esg, ma anche un nostro tratto caratterizzante”.
Ad auspicare un pronto ritorno ai dividendi è appunto la Compagnia di San Paolo, in quanto il valore di mercato complessivo del portafoglio di attività finanziarie dell’ente è di 6,7 miliardi di euro, rispetto ai 7,2 mld del 2019 e il valore di mercato della partecipazione nella banca conferitaria nel 2020 è di 2,3 mld di euro. La quota di Intesa corrisponde quindi a un terzo circa del portafoglio complessivo.
“Con la Compagnia di San Paolo abbiamo una comunanza di interessi sulle prospettive di medio-lungo termine, che va al di là dell’ammontare significativo di dividendi che abbiamo distribuito in questi anni e torneremo a distribuire – ha affermato Messina -. È una visione congiunta sull’investimento sul sociale e sul terzo settore, sull’innovazione, sulla cultura che credo rappresenti la possibilità di contribuire agli obiettivi del Piano strategico presentato oggi dalla Compagnia di San Paolo”.
Il manager nel suo discorso ha riconosciuto il ruolo rilevante che hanno la Compagnia di San Paolo e in generale le fondazioni azioniste per la stabilità della banca e dell’Italia. “La pandemia ha creato una contrazione del Pil tra il 9% e il 10% con prospettive di recupero nel 2021 tra il 3% e il 5% e questo ha determinato un forte incremento delle fragilità, delle disuguaglianze e delle povertà nel nostro Paese. Queste sono aree in cui una Fondazione come Compagnia di San Paolo deve essere in prima linea e fortemente impegnata – ha chiarito -. In questi ambiti anche la banca rappresenta uno degli attori e degli interlocutori importanti del nostro Paese. C’è una possibilità di lavorare insieme in tutti quei settori che riguardano la banca di impatto. C’è una visione strategica congiunta sul sociale e su tutto ciò che riguarda il terzo settore. Possiamo contribuire insieme al Piano strategico della Compagnia San Paolo”.
Di dividendi ha parlato anche Stefano Del Punta, chief financial officer di Intesa Sanpaolo, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’Executive Master in Finance di Sda Bocconi School of Management. “Da quando c’è la gestione della Banca con a capo Carlo Messina abbiamo distribuito 15 miliardi di dividendi, e se la Bce non avesse fermato tutte le banche ne avremmo distribuiti oltre 20. Il 20 per cento va in attività Esg”, ha affermato, aggiungendo che c’è anche una serie di altre cose che l’istituto fa direttamente. “Ricordo solo l’ultima con la donazione di oltre 100 milioni alla sanità, per dare una mano durante la pandemia. C’è poi il prestito studentesco che è una cosa che non esisteva. Ma la vera sfida è quella di orientare i propri clienti ad andare nella direzione delle attività rivolte al sociale. Credo che nel prossimo piano industriale ci sarà un focus molto importante su questo tema”, ha concluso Del Punta.
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