Da Intesa Sanpaolo 50 miliardi per la green economy
Il green deal secondo Messina. Gros-Pietro: “Senza sostenibilità non si fanno profitti”. E il socio BlackRock applaude
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Nella notte Intesa Sanpaolo ha lanciato un’offensiva lampo nei confronti di UBI Banca volta a “consolidare la leadership” di Cà de Sass nel settore bancario con un gruppo in grado di realizzare utili superiori ai 6 miliardi di euro entro il 2022.
L’obiettivo dell’offerta è acquisire l’intero capitale sociale di Ubi, il successivo delisting delle azioni quotate su Borsa Italiana e l’integrazione delle attività.
L’offerta è interamente in carta, ossia Intesa offrirà 17 azioni per ogni 10 azioni di UBI. Il corrispettivo vale circa 4,86 miliardi di euro ed esprime un premio del 27,6% basato sui prezzi di chiusura del 14 febbraio e un premio del 22,6% sui prezzi delle azioni ex dividendo (circa 4,5 miliardi di corrispettivo).
“Questo annuncio segna il ritorno delle fusioni e acquisizioni nazionali in Italia, che riteniamo a supporto della tesi di consolidamento espressa in un nostro recente report”, commentano gli analisti di Goldman Sachs stamattina.
Con sinergie a pieno carico (0,73 miliardi di euro, di cui il 70% sono costi), Intesa Sanpaolo prevede un aumento del 6% dell’utile per azione rispetto all’EPS stand-alone del 2019, al netto delle attività da liquidare nell’ambito della transazione (vedi paragrafo successivo).
Intesa prevede circa 2,1 miliardi di costi di integrazione e accantonamenti per perdite su prestiti al fine di ottenere riduzioni dei costi e la cessione di 4 miliardi di NPE, per raggiungere un rapporto lordo del 5% nel 2021. Ciò dovrebbe essere finanziato principalmente attraverso 2 miliardi di riconoscimento di badwill (basato sul prezzo delle azioni UBI di ieri).
La banca punta a far raggiungere il 12% del CET1 a pieno carico nel 2021, mentre prevede di aumentare i dividendi a valere sull’esercizio 2020 dell’1% rispetto al dividendo proposto per il 2019, a 0,20 euro, e di aumentarlo successivamente al di sopra di tale livello.
Intesa ha inoltre annunciato un’assemblea straordinaria degli azionisti il 27 aprile 2020, “per aumentare il capitale sociale al servizio di un’offerta di scambio pubblico e successivamente modificare lo statuto sociale”.
Con il perfezionamento dell’offerta, Intesa avrà accesso ad oltre 3 milioni di clienti, tra retail, Pmi e private di Ubi banca. Nell’operazione entrano in gioco anche altri due istituti. Il primo è UnipolSai che ha già raggiunto un accordo con Cà de Sass per rilevare, in caso di successo dell’Opa, i rami d’azienda delle compagnie assicurative Banca Assurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita, partecipate da Ubi banca.
Il gruppo assicurativo bolognese sosterrà poi un aumento da un miliardo di euro per Bper di cui è primo socio per il 19,9%. La banca guidata da Alessandro Vandelli ha sottoscritto con Intesa un contratto che prevede l’acquisto di un ramo d’azienda composto da 1,2 milioni di clienti distribuiti su 400/500 filiali ubicate prevalentemente nel nord dell’Italia.
“L’operazione non avrà nessun costo per gli azionisti”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nella conference call di questa mattina indetta per presentare l’offerta pubblica di scambio su Ubi. “Le nostre stime di sinergia – ha aggiunto – si basano su una previsione prudenziale”.
L’operazione ha un “rischio di esecuzione contenuto” e “rafforzerà la capacità di creare valore per tutti gli stakeholder”. “Dimostriamo – ha aggiunto il numero uno dell’istituto – che in Italia è possibile prendere delle decisioni e portarle a termine. Insieme con Ubi possiamo fare di più. Ulteriori 30 miliardi di erogazioni di credito nel 2021-2023 per supportare l’economia reale italiana e aumento di 10 miliardi di nuovi finanziamenti a supporto della green economy”.
Intesa Sanpaolo fa sapere che entro venti giorni dalla data del 17 febbraio, presenterà a Consob il documento d’offerta e allo stesso tempo le istanze per l’ottenimento delle autorizzazioni da parte di Bce, Banca d’Italia, Ivass e le autorità straniere interessate all’operazione.