Secondo gli esperti, gli spread sovrani sono destinati ad aumentare. Pesano il rischio politico legato alle elezioni e il contesto economico in deterioramento
Il contesto economico in deterioramento; l’aumento dei tassi (che la Bce ha deciso di recente di alzare di 75 punti base) spinto dall’inflazione a livelli record e un quadro politico in evoluzione alla luce della prossima scadenza elettorale del 25 settembre hanno messo sotto i riflettori la tenuta del debito pubblico italiano. E così, pur non essendoci rischi di tenuta nel breve periodo, i gestori invitano alla cautela sulle obbligazioni sovrane del nostro paese.
È la posizione di Patrick O’Donnell, gestore obbligazionario di Abrdn, per il quale “in apparenza i rischi politici sembrano più limitati in questa occasione rispetto alle ultime elezioni del 2018. Tuttavia, è improbabile che il prossimo governo sia così favorevole all’Ue come lo era inizialmente quello di Draghi, con la possibilità di rinegoziare il Fondo di ripresa dell’Ue alla luce del conflitto in Ucraina”. Di conseguenza, spiega O’Donnell, “riteniamo che gli spread sovrani debbano scontare un premio di rischio maggiore”. A parte i rischi politici, secondo l’esperto anche il contesto generale non gioca a favore. “La Bce sta infatti inasprendo la politica dei tassi d’interesse, oltre a offrire meno assistenza attraverso gli acquisti di asset rispetto a quanto il mercato non si fosse abituato negli ultimi anni e i parametri relativi all’impegno dello Strumento di protezione della trasmissione della politica monetaria (ovvero lo scudo anti-spread pensato dalla Bce per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate, ndr) rimangono incerti”. Criticità che, secondo O’Donnell, si inseriscono anche in un contesto di deterioramento dell’attività economica aggravato da una crisi energetica acuta “che purtroppo sembra destinata a peggiorare nei prossimi mesi. Questa combinazione dovrebbe far sì che gli spread sovrani continuino ad aumentare”. Motivo per cui, conclude, “riteniamo che l’opzione migliore sia di rimanere sottopesati rispetto ai titoli di Stato italiani, sia in termini assoluti sia in termini relativi rispetto agli altri titoli sovrani europei”.
Volatilità in aumento
Per Francesco Sandrini, head of multi-asset strategies di Amundi, “sussistono all’interno delle principali forze politiche del paese posizioni piuttosto eterogenee per quello che riguarda aspetti chiave sia in ambito economico che geopolitico in grado di influenzare la fiducia di investitori domestici ed esteri nei confronti dell’Italia: dalle sanzioni contro la Russia al piano Next Generation Eu, fino alle future politiche fiscali.
Posizioni e idee”, prosegue Sandrini, “la cui volatilità non potrà che aumentare via via che ci avvicineremo alla scadenza elettorale”. Anche se, per l’esperto, “rappresenta un aspetto positivo l’assenza in questa fase di posizioni strutturalmente euro scettiche, elemento che nelle passate tornate elettorali ha agito da iniettore di volatilità su classi di attività domestiche come i Btp”. Inoltre, pur invitando alla cautela, per Sandrini “la presenza di un impegno europeo contro la frammentazione tra Stati ci porta a pensare che livelli di spread Btp/Bund non molto superiori a quelli attuali possano costituire un’occasione interessante di acquisto, naturalmente nel caso di un esito elettorale che portasse a una coalizione con un programma di governo nel solco degli impegni presi con l’Europa”.
Ci vuole prudenza
Per Sylvain De Bus, deputy head of Global Bonds di Candriam, “la fine del programma di acquisto di titoli del settore pubblico (PSPP) e del programma di acquisto di asset (APP) ha avuto un chiaro impatto sulle dinamiche dei flussi mentre il desiderio della BCE di anticipare i rialzi dei tassi ha esasperato la situazione”.
La relazione con l’Europa è poi minata dall’equilibrio del fronte politico. I sondaggi elettorali indicano la vittoria della coalizione di destra e la possibile elezione a presidente del Consiglio della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Sebbene la destra sembri aver attenuato la propria posizione nei confronti dell’UE” specifica De Bus, “e sia intenzionata a garantire che le sovvenzioni del programma NextGenerationEU (NGEU) continuino, probabilmente assisteremo a una maggiore spesa fiscale e a tagli alle tasse, in un contesto economico più sfavorevole”.
L’obiettivo nei prossimi mesi sarà quello di non mettere a repentaglio il costo medio di finanziamento del debito italiano, “al momento chiaramente gestibile” afferma De Bus. Ma le sfide in arrivo, ricorda il gestore, sono diverse: “l’elevato livello del debito pubblico, la rigidità del mercato del lavoro, la crisi energetica, la debolezza demografica, l’incertezza politica e l’evoluzione della politica monetaria della BCE con il front-loading dei rialzi dei tassi”.
In questo contesto il gestore consiglia un atteggiamento prudente nei confronti del debito sovrano italiano “sottopeso di duration e peso rispetto ai nostri benchmark, poiché le notizie sfavorevoli sul fronte economico, fiscale o politico potrebbero potenzialmente portare a un ulteriore allargamento dello spread e a un aumento della volatilità nel breve termine”.
Per Paolo Zanghieri, senior economist di Generali Investment Partners, Giorgia Meloni seguirà le orme di Mario Draghi, almeno in materia di disciplina fiscale e relazioni con l’Europa. E Mauro Valle, head of Fixed Income della società, raccomanda: essere leggermente costruttivi nella strategia di investimento in ottica delle prime decisioni dell’Esecutivo
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“La forte incertezza politica è destinata a perdurare nei prossimi mesi” chiosa Paolo Zangheri, senior economist di Generali Insurance Asset Management. “Un aumento di volatilità dopo il voto è possibile”, aggiunge Mauro Valle, head of Fixed Income di Generali Investments Partners
“La forte incertezza politica è destinata a perdurare nei prossimi mesi” chiosa Paolo Zangheri, senior economist di Generali Insurance Asset Management. “Un aumento di volatilità dopo il voto è possibile”, aggiunge Mauro Valle, head of Fixed Income di Generali Investments Partners
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