Nuovo record del debito pubblico a maggio: 2.327,4 miliardi
Bankitalia: a maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 33,6miliardi, sostanzialmente stabili
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Dopo l’Unione Europea anche l’ Ufficio parlamentare di bilancio, nella nota sulla congiuntura a luglio, conferma il rallentamento della ripresa economica italiana. Nel comunicato si legge che la ripresa ”ha parzialmente perso slancio” e rischia di avere ripercussioni anche per il 2019. ”Le stime dei modelli di breve periodo dell’Upb – si legge – segnalano un rallentamento dell’attività economica, che si potrebbe protrarre nel corso dell’estate, determinando un lieve peggioramento delle previsioni di crescita per l’anno in corso e influenzando, in considerazione del minor effetto di trascinamento, anche i risultati del 2019”.
Nella media del 2018, l’espansione del Pil si attesterebbe all’1,3%, lievemente al di sotto della previsione Upb dello scorso maggio (1,4%). Per effetto della minor crescita acquisita anche l’incremento previsto per il 2019 registrerebbe una correzione al ribasso con una crescita del Pil di poco superiore all’1%.
Nei primi mesi dell’anno, osserva l’Upb, ”a un buon andamento dei consumi ha fatto riscontro quello negativo di investimenti ed esportazioni”. Nonostante un leggero calo del potere di acquisto delle famiglie (0,2 per cento nel primo trimestre) la dinamica dei consumi ha registrato un recupero nel primo trimestre dell’anno (0,4 per cento in termini congiunturali). Questo andamento ”ha beneficiato del clima di fiducia delle famiglie e delle dinamiche occupazionali, che consolidandosi potrebbero continuare a sostenere nel breve termine i piani di spesa delle famiglie”.
Nei primi tre mesi dell’anno, inoltre, la dinamica congiunturale dell’accumulazione del capitale ha subito una battuta d’arresto (dell’1,4 per cento), riassorbendo parte dei progressi conseguiti nel 2017. A pesare sulle decisioni di investimento, secondo l’Upb, ”ha verosimilmente influito l’incertezza relativa al prolungamento per quest’anno delle agevolazioni fiscali per l’acquisto di impianti e macchinari, in contrazione del 2,4 per cento nei primi tre mesi del 2018”.
Anche gli scambi con l’estero non presentano dati incoraggianti. Nel primo trimestre il volume delle esportazioni, in crescita dalla metà del 2016, ha scontato un calo del 2,1 per cento. A questo proposito, conclude l’Ufficio parlamentare di bilancio, “le prospettive di breve termine, secondo le più recenti indagini sugli ordini dall’estero, restano deboli”.