3 min
La Bank of England potrebbe cessare di reinvestire il pagamento degli interessi nel suo portafoglio di gilts nel 2023, contribuendo ad aumentare la pressione sul rialzo dei rendimenti del Regno Unito
Dopo i ripetuti avvertimenti sugli imminenti rialzi dei tassi d’interesse nel Regno Unito, i mercati stanno ora fissando un livello obiettivo all’1% entro la metà del 2022 e fino all’1,25% dalla fine del 2022.
Nelle ultime settimane, gli economisti hanno dovuto rivedere più volte le loro previsioni, poiché le dichiarazioni hanno reso chiaro che più membri del Comitato di politica monetaria sentono l’urgenza di agire immediatamente. Inoltre, con le attuali indicazioni per i tassi di interesse di raggiungere lo 0,5% entro la fine di quest’anno, la Bank of England (BoE) potrebbe cessare di reinvestire il pagamento degli interessi nel suo portafoglio di gilts nel 2023, contribuendo ad aumentare la pressione sul rialzo dei rendimenti del Regno Unito.
“Nonostante un calo dell’inflazione a settembre rispetto al mese precedente, molti indicatori continuano a dare segnali di un possibile aumento dei costi. I prezzi delle materie prime continuano a salire, rimangono le pressioni sul rialzo di petrolio e gas e l’aumento nei prezzi dei beni di prima necessità in agricoltura può condurre potenzialmente a scontrini più alti. È facilmente comprensibile perché la Banca d’Inghilterra si aspetti che l’inflazione arriverà a superare il 4% nell’ultimo trimestre dell’anno. Mentre questi fattori possono essere classificati come transitori, la Banca fatica a ignorare le pressioni sull’inflazione generate dall’elevata crescita dei salari e dai mercati che stanno valutando un prolungato superamento dell’obiettivo del 2% nel prossimo decennio”, commenta Oliver Blackbourn, gestore del portafoglio multi-asset di Janus Henderson Investors.
Tuttavia, i movimenti di mercato stanno ora indicando l’aspettativa di tagli nei tassi di interesse a partire dal terzo trimestre del 2023, lasciando intendere che gli investitori ritengono che la BoE stia rischiando di sbagliare approccio politico. “Con un significativo inasprimento fiscale derivante dalle manovre del cancelliere per contenere la spesa dopo la grande spinta fiscale in risposta alla pandemia, gli investitori sono chiaramente preoccupati che la Banca sostenga l’economia”, aggiunge l’esperto.
In questo quadro i dati sull’inflazione risollevano i mercati dei gilt: “i rendimenti dei titoli di stato britannici a breve termine sono calati, rendendo più ripida la curva britannica. Ciononostante, questi rimangono volatili, poiché mancano solo due settimane alla prossima riunione del Comitato di politica monetaria e i membri hanno chiarito che si tratterà di una riunione live”. La sterlina si è dimostrata forte nel mese di ottobre rispetto al dollaro statunitense e all’euro; “tuttavia non è chiaro se questo sia in risposta a un contesto più rischioso a livello globale o alla posizione sempre più aggressiva della BoE”, conclude Blackbourn.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.