Fondi immobiliari, rischi da Covid19 sotto controllo (Bankitalia)
Secondo Via Nazionale la leva finanziaria dei fondi italiani si colloca in media su livelli storicamente bassi e le scadenze sono distribuite su un arco temporale relativamente ampio
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Effetto Covid sui depositi bancari. Secondo Bankitalia accelera la raccolta ad aprile, con i depositi del settore privato che sono cresciuti del 6,8% a livello tendenziale, in deciso aumento rispetto al +5,7% di marzo. Ancora negativa, invece, la raccolta obbligazionaria che è diminuita del 5% sullo stesso periodo dell’anno precedente contro una riduzione del 4,9 in marzo.
E i decreti Cura Italia e Liquidità spingono i prestiti alle imprese. Ad aprile i finanziamenti alle società non finanziarie sono aumentati dell’1,7% su base tendenziale, in accelerazione rispetto al +1,5% registrato a marzo, evidenziano i tecnici di Via Nazionale.
Bene anche i prestiti alle famiglie, cresciuti dell’1,1% su base annua, ma in frenata rispetto all’1,7% registrato a marzo. Nel complesso le erogazioni al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono aumentati dell’1,4% sui dodici mesi, come in marzo.
Continua poi, su base annua, il calo delle sofferenze del sistema bancario. Ad aprile la diminuzione delle sofferenze è stata pari all’11,4% sui dodici mesi, a fronte di una flessione dell’11,1% a/a di marzo. “La variazione può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione”, spiegano i tecnici di Bankitalia. Secondo quanto si ricava dalle tabelle, le sofferenze lorde sono ammontate a 71,076 (erano 92 miliardi nell’aprile 2019 e 70,9 in marzo di quest’anno). Quelle nette sono scese a 26,2 miliardi dopo 198 milioni cartolarizzati ad aprile.
Infine i tassi di interesse. Quelli sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,76%, in leggero aumento rispetto all’1,73% di marzo, mentre iuelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 6,58%, in calo rispetto al 7,69% nel mese precedente. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,10% (1,05 in marzo), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,75%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,82%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,36%, come in marzo.