Mai rialzo dei tassi fu più annunciato. La strategia di Powell: partire con un aumento soft ma assicurare agilità, in un senso e nell’altro
Mentre gli occhi dei mercati restano puntati sul conflitto Ucraina-Russia, sale la tensione sul decennale Usa, il cui rendimento è arrivato al 2,08%, il massimo dal 2019, in vista del vertice Fed che dovrebbe dare il via a un nuovo ciclo dei tassi Usa. Mercoledì, infatti, al termine della due giorni di riunione del Fomc, Jerome Powell dovrebbe annunciare un rialzo di 25 punti base, cui dovrebbero seguire altri interventi consecutivi nel corso dei prossimi meeting. L’obiettivo è ben noto: contrastare le pressioni inflazionistiche, ora anche amplificate dalla guerra.
Per evitare altre fibrillazioni ai mercati, mai l’esito di una riunione della Fed è stato più annunciato di questo. Nel corso dei suoi discorsi al Congresso, il 2 marzo scorso, Powell ha infatti già chiaramente anticipato la stretta, smentendo le attese di un ritocco di mezzo punto. A suggellare la decisone è poi anche arrivato l’ennesimo record dell’inflazione Usa che a febbraio ha accelerato al +7,9%: il nuovo massimo degli ultimi 40 anni che ancora non riflette le conseguenze del conflitto ucraino.
Mentre gli operatori al momento si attendono sei-sette rialzi nel 2022, continua però la fase di salari reali negativi, dal momento che gli incrementi non riescono a tenere il passo dei prezzi, tendenza che rischia di pesare come un macigno sulla crescita.
Franck Dixmier, global cio fixed income di AllianzGI
“Non ci aspettiamo sorprese dal prossimo Fomc: la Federal Reserve dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di 0,25 punti base per contrastare l’inflazione sempre più alta, il suo primo aumento dal 2018”, osserva Franck Dixmier, global cio fixed income di AllianzGI, secondo cui i mercati dovrebbero rimanere calmi di fronte a una decisione per la quale sono stati ampiamente preparati. “La Fed dovrebbe anche sottolineare la sua volontà di rimanere agile e di essere pronta ad aumentare i tassi in modo più aggressivo, se necessario”, sottolinea.
“La Federal Reserve sta entrando in modalità di emergenza, dopo aver perso la sua finestra per agire nel 2021 a causa della crisi sanitaria – prosegue Dixmier -. Nonostante l’elevata incertezza sulle conseguenze dell’invasione dell’Ucraina, in termini di crescita e inflazione, la Fed sta chiaramente tornando a promuovere la stabilità dei prezzi, uno dei suoi mandati fondamentali”.
Ritu Vohora, capital markets specialist di T. Rowe Price
“All’inizio di questo conflitto, le regole del gioco prevedevano che la maggior parte delle banche centrali dei mercati sviluppati iniziassero ad alzare i tassi a breve termine – evidenzia Ritu Vohora, capital markets specialist di T. Rowe Price -. Mercati del lavoro rigidi e pressioni inflazionistiche probabilmente manterranno le banche centrali aggressive nel breve termine; tuttavia, le preoccupazioni sulle conseguenze economiche del conflitto in Ucraina potrebbero moderare il ritmo dei rialzi dei tassi nel corso dell’anno”.
Per la Vohora, c’è spazio per un’escalation delle sanzioni, quindi vedremo più volatilità nel breve termine, ma al momento la crescita Usa rimane intatta, con un solido mercato del lavoro e dei consumatori. “La Fed probabilmente a marzo aumenterà i tassi di 25 punti base, ma l’atteggiamento più cauto da parte del presidente della Fed Powell suggerisce che le probabilità di un tasso di 50 punti base sono ampiamente diminuite. I policymaker si trovano di fronte alla sfida aggiuntiva di interpretare l’inflazione guidata dall’offerta, mentre vogliono controllare l’inflazione strutturale che si sta accumulando in alcune sacche dell’economia globale. La conformazione della curva dei rendimenti sarà un indicatore importante da tenere d’occhio per capire se ci spostiamo da una fase risk off al rischio di recessione”, afferma.
“Il nostro è un portafoglio bilanciato che neutralizza l'esposizione fattoriale e applica la maggior parte del tracking error alla selezione dei titoli” per questo, spiega il fund manager, “crediamo che l'information ratio sia la migliore misura dei rendimenti corretti per il rischio”
Francoforte accelera il tapering e riduce gli acquisti App. Borse giù, spread su. Al ribasso le stime di crescita, al rialzo quelle di inflazione. I mercati vedono il primo aumento dei tassi in autunno
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio