Fondi, un anno all’insegna della sostenibilità
Nel 2020 le strategie vincenti sono quelle che investono nel settore delle energie alternative e della transizione energetica. L’analisi dell’ufficio studi Fida
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Le agende dei leader globali si tingono sempre più di verde e con esse anche il settore degli investimenti. Fra i primi provvedimenti del presidente neoeletto Joe Biden spicca quello con cui gli Stati Uniti si impregnano a rientrare negli Accordi di Parigi sul clima. Washington rientrerà ufficialmente il 19 febbraio prossimo, ampiamente in tempo per i lavori preparatori della conferenza sul clima di Glasgow (COP26) che si terrà al 1 al 12 novembre di quest’anno.
L’impegno a contenere le emissioni inquinanti è comune anche per la Cina. Le due superpotenze potrebbero seppellire lascia di guerra nel segno di una maggior cooperazione sul cambiamento climatico. In tutto ciò, gli analisti vedono una forte spinta agli investimenti “verdi” a coronare un già brillante 2020.
Secondo l’agenzia di rating S&P Global Ratings l’idrogeno pulito sta diventando un fattore sempre più importante a sostegno della transizione energetica e della ripresa economica in Europa, con un aumento mirato della capacità di elettrolisi di 40 gigawatt entro il 2030.
“Tuttavia vediamo ancora grandi ostacoli a uno sviluppo su vasta scala dell’idrogeno pulito, tra cui la scarsa competitività dei costi, la tecnologia ancora immatura, il supporto regolamentare insufficiente, l’incertezza sulle dinamiche future della domanda e la mancanza di infrastrutture per la produzione”, spiega la società di rating americana nel report “Clean Hydrogen Investment Is Still A Leap Of Faith For European Utilities” (Nov.2020). “Non riteniamo quindi che la tecnologia dell’idrogeno pulito trasformerà in modo significativo il mercato europeo dell’energia o avrà un impatto dirompente sui modelli di business delle utility almeno fino al 2025 – dice S&P –, e in seguito questo potrà avvenire solo se i numerosi progetti pilota attualmente in corso avranno successo”.
Gli analisti di S&P ritengono che le utility europee beneficeranno in ultima analisi di un aumento dei settori che utilizzano il clean hydrogen, poiché questo “aumenterebbe in modo significativo la domanda di energia elettrica per produrre idrogeno e assegnerebbe anche un nuovo ruolo alle infrastrutture esistenti nel settore del gas, se verranno adattate per stoccare e trasportare l’idrogeno”.
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