Millennials, la nuova sfida per i gestori
La nuova generazione richiede ai wealth manager un approccio diverso: più trasparente, digitale e basato sui valori
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I millennial stanno ridefinendo i modelli di consumo e il modo di fare business in molti settori. E-life, fintech, intrattenimento, salute e benessere, tempo libero, istruzione, transizione energetica, e-commerce: tutti ambiti in forte crescita grazie all’interesse e al potenziale di spesa della generazione dei nati tra il 1980 e il 2000, che negli Stati Uniti si attestava già per il 2017 a 170 miliardi di dollari ed entro fine anno raggiungerà una cifra superiore ai 200 miliardi di dollari. Il potere di spesa del millennial a livello globale è in continua crescita e supererà quello della generazione X (nati tra il 1960 e il 1980) entro il 2020.
Proiezione del reddito aggregato globale, suddiviso per generazione
Fonte: World Data Lab; (dati in trilioni di dollari)
I millennial sono dunque destinati a influenzare la crescita economica e le opportunità di investimento di domani. Ma la nuova generazione richiede ai wealth manager un approccio diverso: più trasparente, digitale e basato sui valori Esg.
È a partire da queste evidenze che, negli ultimi anni, molte Sgr hanno lanciato comparti azionari globali adatti a trarre vantaggio dal crescente reddito che i millennial genereranno, investendo in società i cui servizi e prodotti incontrano sempre più le preferenze di spesa e lo stile di vita della “Generazione Y”. Jean-Christophe Labbé, responsabile azionario del fondo GS Global Millennials Equity Portfolio, analizza un fenomeno talmente capillare da impattare tanti temi d’investimento e diverse asset class garantendo un elevato potenziale di diversificazione.
Che influenza hanno i millennial sui consumi globali?
I millennial, “nativi digitali”, sono cresciuti con accesso a internet, smartphone e social media e hanno priorità di spesa e aspirazioni differenti rispetto alle generazioni precedenti, dalla tecnologia alle abitudini alimentari, ai viaggi. I millennial stanno rimodellando i mercati influenzando le dinamiche competitive di tutti i settori. Con 2,3 miliardi di persone rappresentano non solo il gruppo demografico più numeroso, ma soprattutto quello con il maggior potenziale di spesa e previsioni di reddito in crescita. Entro il 2025 costituiranno infatti il 75% della forza lavoro globale.
Come investite nel cambiamento delle abitudini di consumo dettato dai nati tra il 1980 e il 2000?
Abbiamo individuato un universo di oltre 500 aziende con esposizione ai trend di spesa dei millennial. Secondo una strategia bottom-up identifichiamo società con vantaggi competitivi sostenibili, validi team di gestione ed elevati rendimenti sul capitale. Analizziamo l’attrattività di ogni titolo, la valutazione attuale e di lungo periodo, gestendo un portafoglio di circa 50 titoli. Manteniamo un equilibrio tra il settore della tecnologia e quello del lifestyle e miriamo a un’esposizione diversificata non solo a livello settoriale ma anche geografico, includendo anche i mercati emergenti. Ogni posizione è determinata dal potenziale di crescita del titolo e dalla sua contribuzione al rischio complessivo del portafoglio.
Quali sono i temi principali che informano le scelte del fondo a livello settoriale?
I millennial hanno una maggiore propensione alla tecnologia rispetto ai loro genitori. Tuttavia non siamo interessati solo alle aziende che creano prodotti tecnologici, ma cerchiamo anche aziende che facilitano l’uso di tale tecnologia (data provider, cloud, fornitori di connettività). Una caratteristica interessante di un fondo tematico come questo è che si adatta con l’evolvere della nuova generazione. Ad oggi, il portafoglio è sovrappeso sul settore tecnologico, ma tra dieci anni potrebbe essere esposto maggiormente al settore sanitario o all’assistenza all’infanzia. Come gestori attivi, il nostro ruolo è rispondere in maniera efficace a un mondo in continua evoluzione.
Al 31 ottobre, circa il 12% del fondo è investito in Europa: dove trovate opportunità?
Sebbene il GS Global Millennials Equity abbia un’esposizione elevata alle azioni statunitensi nel settore tecnologico, l’Europa ha offerto una significativa fonte di idee di investimento nel settore del lifestyle. In quest’area abbiamo infatti individuato società in grado di creare prodotti che hanno avuto particolare successo tra i millenial. Alcuni esempi di business che abbiamo identificato si focalizzano su esperienze come food e viaggi, marchi di lusso nel settore dell’abbigliamento (che crescono principalmente grazie all’impulso della nuova generazione) e infine sulla tendenza verso uno stile di vita più sostenibile (energie rinnovabili ad esempio).
Oltre che sui mercati sviluppati, l’opportunità millennial è presente anche su quelli emergenti?
Circa l’86% dei millennial risiede nei mercati emergenti (ME), dove grandi paesi come la Cina e l’India contano più di 400 milioni di millennial ciascuno. Noi riteniamo che la differenza nelle priorità di consumo rispetto alle generazioni passate sia ancora più evidente nei ME, dove i millennial sono più benestanti dei loro genitori. Questo fenomeno sta rimodellando la crescita economica dando luogo a significative opportunità di investimento. Crediamo che la performance dei ME quest’anno possa creare un momento interessante per investire a livelli di prezzo attraenti. Le nostre posizioni nei ME hanno contribuito positivamente alla solida sovraperformance realizzata nel 2018 e fornito una importante fonte di diversificazione.
Alla ricerca di ‘Alpha’” è la rubrica di FocusRisparmio.com dedicata a investimenti, mercati e all’attualità economico-finanziaria. Ogni lunedì, con l’aiuto degli esperti del settore, vengono messi sotto la lente i fatti recenti più significativi e gli appuntamenti che avranno effetti sul medio e lungo termine.