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“Le avverse condizioni di mercato non hanno consentito un’adeguata valutazione di Drs”, spiega la società
“Valutazione non adeguata a causa delle avverse condizioni di mercato”. Questa la spiegazione addotta da Leonardo per la decisione di rinviare l’Ipo di una quota di minoranza della controllata americana Drs.
“Nonostante l’interesse degli investitori nel corso del roadshow, all’interno della fascia di prezzo definita, le avverse condizioni di mercato non hanno consentito un’adeguata valutazione di Drs”, spiega la società.
La decisione penalizza l’apertura delle contrattazioni a Piazza Affari per le azioni di Leonardo. Nei primissimi scambi della giornata i titoli non fanno prezzo, segnando un calo teorico intorno al -10%.
Il contenuto che segue è stato redatto prima della notizia dello slittamento della quotazione di Drs negli Usa
Leonardo, dall’Ipo Drs le munizioni per lo shopping
L’imminente Ipo di Drs sul mercato americano mette le ali a Leonardo. L’operazione di quotazione della controllata sta da tempo sostenendo il titolo e secondo gli analisti gli darà ulteriore lustro con un nuovo obiettivo a 9,5 euro. Basti pensare che le azioni dell’ex Finmeccanica hanno raddoppiato rispetto a fine ottobre, quando erano scese a ridosso di quota 4 euro. Sulla società italiana della difesa sono piovuti i buy dal momento in cui il progetto di quotazione è diventato realtà.
Nel dettaglio, la forchetta di prezzo dell’Ipo, che porterà sul listino di Wall Street fino al 25% del capitale di Drs, è tra 20 e 22 dollari ed è previsto un incasso fino a 678 milioni di euro. L’offerta terminerà entro la fine del mese di marzo: il 24 un cda si riunirà per fissare le condizioni.
Secondo Equita la forchetta è pari a una capitalizzazione di mercato di 2,9-3,2 miliardi di dollari, nella «parte medio-bassa del range circolato su varie fonti di stampa degli ultimi mesi (da 3 a 3,5 miliardi)». Inoltre, aggiunge il broker, i multipli impliciti di Drs, utilizzando gli US Gaap, stimati per il 2021 sono un Ev/Ebitda di 11 volte e un Ev/Ebit di 16 volte (a sconto rispetto ai competitor Usa che trattano in media rispettivamente a 14 e 20 volte).
Equita sottolinea che, a parità di tutte le altre condizioni, la valutazione di Leonardo utilizzando il metodo della somma delle parti sale del 13% a circa 9,9 euro per azione ma «ritenendo che il mercato applicherà uno sconto holding, applicando la matrice che utilizziamo per lo sconto delle holding in rapporto al peso degli asset quotati, riteniamo corretto applicare uno sconto del 5%». Dunque il target price sale del 7% a 9,4 euro con raccomandazione buy.
Anche per Akros la notizia del collocamento è positiva anche se parzialmente scontata. La raccomandazione è buy con prezzo obiettivo a 9,5 euro. Ora per Banca Akros Leonardo può utilizzare parte dei proventi derivanti dall’Ipo di Drs per perseguire opportunità di M&A in Europa. Nel mirino ci sarebbero aziende che operano nel campo dell’elettronica: il ceo, Alessandro Profumo, ha menzionato il programma “Tempest” il velivolo di nuova generazione annunciato dal Regno Unito, come un’area che richiede competenze elettroniche più forti.
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