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Longevity e passaggio generazionale sono i temi con i quali il mondo della consulenza finanziaria è chiamata a fare in qualche modo i conti. Affrontare e fare proprie queste sfide è essenziale per il miglioramento della professione. A dirlo è Nicola Ardente, presidente di EFPA Italia, ai microfoni di FR|Vision nella cornice di ‘Big Talk’, il format che ospita le ‘punte di diamante‘ del risparmio gestito.
“Il tema della longevità è senz’altro un’opportunità”, commenta Ardente, “ma perché diventi anche un vantaggio ci si deve arrivare con le giuste consistenze patrimoniali da una parte e con le giuste competenze dall’altra”. Competenze e aggiornamento che figurano come concetti sui quali, il neo presidente della Fondazione, continua a ritornare nell’intervista e ciò è in qualche modo indicativo della direzione che afferma di voler imprimere in questo suo mandato. Alla longevità, e quindi alla silver economy e alla possibilità di gestire il proprio patrimonio anche in età avanzata, si lega il concetto di passaggio generazionale con la sua doppia natura. Da una parte, quella del risparmiatore, è una questione di come gestire il proprio risparmio che passa da una generazione all’altra, ed è compito del consulente cercare il modo di rendere il più semplice ed efficace possibile tale passaggio. Dall’altra, quella del consulente stesso, è una dinamica che impatta sulla professione dell’operatore: l’età media dei consulenti finanziari è sempre più alta. Tema annoso per il settore.
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“La questione è senz’altro centrale”, commenta Ardente. “I dati affermano che nei prossimi cinque anni ci sarà il più grande passaggio generazionale in termini patrimoniali della storia moderna e quindi significa interlocutori nuovi per noi consulenti”, sicuramente più giovani degli attuali. “E quindi”, aggiunge, “è anche una questione di interlocuzione in termini di linguaggio e di tecnologia”. Ed è per questo, fa sapere il presidente, che EFPA si è “voluta preparare ai nuovi scenari con una certificazione ad hoc”.
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