3 min
Secondo il leggendario gestore di mercati emergenti, noto per il favore sugli asset cinesi, è Mumbai il posto dove investire. Crescita economica e presenza di società eccezionali i fattori di maggior attrattività
“Per me il futuro è l’India”. Così Mark Mobius, il leggendario gestore specializzato in mercati emergenti – noto anche per essere un grande sostenitore degli investimenti in Cina – ha detto in un’intervista a Bloomberg. “Certamente, il mercato ha fatto molto bene e siamo vicini ai picchi rispetto al passato ma nonostante tutto stiamo trovando grandi opportunità in società eccezionali”, ha spiegato in dettaglio il fund manager. Dichiarazioni che seguono a stretto giro quelle con cui il guru aveva previsto l’inizio di una fase toro di lungo termine per il Paese e bollato come correzioni temporanee eventuali declini all’orizzonte.
La forza del Pil. Ma non solo
Anche il contesto macro dovrebbe essere di supporto agli investimenti nel Paese, ha sostenuto Mobius. L’esperto ha infatti citato la forte crescita economica di Mumbai, che nell’anno finanziario chiuso il 31 marzo dovrebbe riportare un Pil in rialzo del 7,2%.“Una regola d’oro è che se il Paese cresce oltre il 7%, una buona società dovrebbe riuscire almeno a raddoppiare quel livello di crescita”. Ecco perchè la sua azienda, Mobius Capital Partners, punta a un ritorno dell’investimento dagli asset locali atteso al 20%. Senza contare che il Paese è diventato più popoloso della Cina ed è ora guidato da un governo intenzionato a trasformarlo nella nuova fabbrica del mondo proprio al posto di Pechino.
L’asset allocation del guru tra Cina e India
Tra i principali investimenti in India della società di Mobius spiccano APL Apollo Tubes, che produce tubi di acciaio per l’industria delle costruzioni, e dovrebbe beneficiare del boom del settore, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture. “Le costruzioni sono in una fase di boom nel Paese: basta andare in giro per vedere strade, ponti e tunnel in fase di realizzazione”, ha dichiarato il guru a Bloomberg.
Mobius è però ancora allocato in Cina, nonostante a marzo si sia lamentato di non aver potuto smobilitare da un conto detenuto presso Hsbc a Shanghai i suoi fondi, esposti al rischio di un conflitto con Taiwan, a causa dei controlli sui capitali del governo di Pechino.
L’identikit
Classe 1936, americano di nascita ma naturalizzato tedesco, Mobius è stato per un trentennio un gestore di spicco di Franklin Templeton, dove ha diretto le attività sui mercati emergenti e si è costruito una fama di guru finanziario in tale campo. Nell’ambito del gruppo, ha creato e diretto un team di ricerca basato in 18 diversi uffici specializzati in emerging markets e ha gestito portafogli da oltre 50 miliardi di dollari focalizzati sugli emergenti.
Dopo l’uscita da Franklin Templeton, effettiva da gennaio 2018 (ma molte responsabilità le aveva lasciate già dal 2015), assieme agli ex colleghi Carlos von Hardenberg e Greg Konieczny, Mobius ha fondato Mobius Capital Partners, specializzata in emergenti e mercati di frontiera, con strategie long-only e forte focus Esg.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.
.