Acqua, come investire per affrontare la crisi idrica
La carenza d’acqua sta aumentando e per l’Onu c’è il “rischio imminente di una crisi globale”. Secondo i gestori le opportunità per unire rendimenti e sostenibilità non mancano: ecco dove guardare
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Negli ultimi due anni i fondi tematici hanno registrato un successo esponenziale in termini di raccolta e performance. Nel biennio 2020-2021 le masse sono triplicate a 806 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta il 2,7% delle masse investite in fondi azionari di tutto il mondo (10 anni fa era lo 0,8%).
È quanto emerge dal report “Morningstar Global Thematic Funds Landscape 2022”, firmato dal team di specialisti dell’omonima società di analisi e rating, dal quale però emergono anche alcune zone d’ombra che potrebbero offuscarne l’appeal nel prossimo futuro.
Il 55% dei patrimoni globali fa riferimento a prodotti lanciati nel Vecchio Continente, un mercato cresciuto esponenzialmente negli ultimi venti anni. Si è passati da una market share del 15% nel 2002 a quella attuale di fine 2021 grazie soprattutto al balzo della raccolta netta degli ultimi 3 anni (+200mila dollari).
L’Europa, si legge nello studio, è anche il mercato dove per investire nei megatrend attraverso prodotti tematici la strategia che va per la maggiore è la gestione attiva, circa il 90% dei prodotti europei segue questa via.
La pandemia ha rappresentato un driver di crescita molto importante per i fondi tematici, sia in termini di performance che di interesse degli investitori e crescita delle masse gestite. Nel biennio 2020-2021 le masse sono triplicate a 806 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta il 2,7% delle masse investite in fondi azionari di tutto il mondo (10 anni fa era lo 0,8%). Nel 2020 sono stati lanciati 271 fondi tematici mentre il 2021 si è chiuso con 589 nuovi lanci.
Più della metà dei tematici globali ha sovraperformato l’indice Morningstar Global Markets Index nei tre anni fino al 31 dicembre 2021. Ma ampliando l’orizzonte di analisi il tasso di sopravvivenza dei tematici diminuisce: in 5 anni solo il 39% dei prodotti sopravvive a una chiusura mentre a 15 anni più di tre su quattro hanno chiuso mentre solo uno ogni dieci sopravvive e sovraperforma.
In un periodo di rotazione strategica dei portafogli dal growth al value pone diverse sfide agli investitori in fondi tematici. Secondo gli analisti sulla base del Morningstar Equity Style Box il 72% dei fondi tematici, infatti, mostra un forte orientamento allo stile growth. Percentuale che non sorprende visto che la maggioranza dei fondi da accesso a megatrend legati alla tecnologia. Morningstar stima che il più gettonato, “Multiple tech themes” conta 105 miliardi di dollari in asset in tutto il mondo e nel 2021 ha raccolto più della metà dei flussi netti in tutto il mondo.
Gli investitori europei, da questo punto di vista, godono di uno sbilanciamento minore. Sebbene l’orientamento a strategie “growth” rimanga elevato, da noi dominano i temi legati alla transizione energetica.
L’altra sfida riguarda i costi: Morningstar stima che, sia che si tratti di prodotti attivi che passivi, le fee caricate sono generalmente più alte rispetto alle controparti “non tematiche”.
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