3 min
Navigare la crisi grazie ai temi più rilevanti del futuro è davvero possibile? Un’analisi dei principali dati Morningstar per capire come il comparto ha affrontato il 2022 e le sfide del nuovo ciclo economico
Dopo il bagno di popolarità vissuto durante la pandemia, che ha attirato grandi capitali e spinto i rendimenti, anche i fondi tematici hanno dovuto fare i conti con la crisi vissuta dai mercati finanziari come effetto della guerra in Ucraina, dell’inflazione, della stretta monetaria ad opera delle banche centrali. I dati raccolti ed elaborati da Morningstar (che escludono i fondi domiciliati in Cina) forniscono un quadro piuttosto chiaro in questo senso: se fino alla metà del 2021 il patrimonio globale era più che triplicato rispetto al dato di inizio 2020, raggiungendo quota 595 miliardi di dollari (pari al 2,1% degli asset dei fondi azionari dal precedente 0,8%), negli ultimi 12 mesi le risorse gestite complessivamente dal comparto tra prodotti attivi, indicizzati ed Etf a denominazione in euro sono calate di oltre il 26%, passando da 760 a 560 miliardi.
Stessa dinamica al ribasso si è riflessa inevitabilmente anche sul fronte dei flussi: nel terzo trimestre 2020 avevano superato quota +91 miliardi mentre a inizio 2023 il dato risulta negativo per oltre 4 miliardi. In calo, infine, pure il numero di nuovi strumenti lanciati, che lo scorso giugno (ultimo dato disponibile) risultavano pari a circa 150 a fronte dei 589 debutti registrati nel 2021.
Stile e focus
Storicamente il comparto è terreno fertile per la gestione attiva. E lo stesso si è confermato anche nel 2022, dove l’incertezza generata dal quadro macroeconomico e geopolitico ha dissuaso gli investitori da aumentare le posizioni in fondi indicizzati o Etf: a gennaio 2022, quando la categoria aveva raggiunto il picco, all’active management era riconducibile oltre il 67% degli asset globali per un valore di 510 miliardi di euro; un anno dopo, la quota è rimasta sostanzialmente la stessa ma per un controvalore di 380 miliardi di patrimonio. Non solo: guardano alla dinamica dei flussi, si può osservare come la maggiore fuoriuscita sia stata proprio quella registrata degli strumenti passivi, con -3,5 miliardi di euro a inizio 2023 contro il -1,7 di quelli attivi.
Com’era stato per il biennio precedente, in termini settoriali è ancora la tecnologia …

Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.