Megatrend secolari, è il momento del capitale umano
10 settembre 2021
di Sibilla Di Palma
3 min
L’obiettivo è coniugare la ricerca di rendimento in un’ottica di lungo termine con l’impegno verso i criteri Esg. Tra i titoli più interessanti si spazia da Accenture a Hermès, da Tsmc ad Autodesk
Paolo Paschetta, country head Italia di Pictet Asset Management
Investire andando oltre la tradizionale diversificazione per aree geografiche, ma puntando sui cambiamenti strutturali in atto nella società, come i megatrend secolari.
Si tratta di una strada sempre più battuta da chi punta a coniugare la ricerca di rendimento in un’ottica di lungo termine con l’impegno verso i criteri Esg (ovvero ambientali, sociali e di governance). Un universo di investimento in cui ad attirare un interesse crescente è il tema del capitale umano.
Da questo punto di vista, Paolo Paschetta, country head Italia di Pictet Asset Management (che a inizio anno ha lanciato il fondo d’investimento Pictet-Human), evidenzia come uno degli effetti più dirompenti che la pandemia ha portato con sé è stata la riscoperta dell’uomo e dei suoi bisogni più intimi.
“Sul fronte degli investimenti, in un’epoca segnata dalla diffusione dell’acronimo Esg, questo comporta la necessità di dedicare più spazio agli aspetti sociali, finora in parte trascurati per concentrarsi sulla tutela dell’ambiente”, afferma Paschetta.
Un ambito in cui l’esperto individua tre grandi filoni: “La crescita della domanda di istruzione, la sfera legata ai bisogni familiari e all’accudimento delle persone care e la potente domanda di intrattenimento e di esperienze che deflagrerà quando le restrizioni verranno finalmente meno”. Motivo per cui, osserva, “le società di servizi incentrate sulla persona rappresentano un’opportunità di investimento potente e diversificante incentrata sui bisogni sociali quotidiani”.
I titoli più interessanti
Per Jean-Philippe Desmartin, head of the responsible investment team di Edmond de Rothschild Asset Management, “investire nel capitale umano rappresenta un elemento essenziale della crescita sostenibile per le aziende che cercano di porre il loro modello di business su una base solida. Siamo inoltre convinti”, prosegue, “che le aziende che investono nel capitale umano generino rendimenti superiori nel lungo termine. Molte ricerche accademiche mostrano infatti la correlazione tra le pratiche di gestione del capitale umano e la performance finanziaria”.
Il gruppo ha scelto di investire sul tema attraverso oltre 40 società “che difendono le pratiche del capitale umano e allo stesso tempo soddisfano i criteri ambientali, sociali e di governance”, specifica Desmartin. “Metà delle aziende che selezioniamo ha politiche HR eccezionali, mentre l’altra metà opera nel campo dell’istruzione, del trasferimento delle conoscenze e della protezione dei lavoratori”.
Tra i criteri considerati in fase di selezione particolare attenzione viene riservata al numero di ore di formazione continua erogata e alle valutazioni sulla soddisfazione dei dipendenti. Tra i titoli presenti in portafoglio l’esperto cita ad esempio la società di consulenza Accenture, l’azienda francese di moda Hermès, la brasiliana Anima Educaçao (attiva nel settore dell’istruzione), Tsmc (azienda taiwanese che opera nel mercato dei semiconduttori), Bright Horizons (gruppo statunitense specializzato nei servizi di assistenza all’infanzia) e Autodesk, società americana di software.
La selezione delle aziende
Si è attivata in questo ambito anche Axa Im con il fondo Axa Wf Framlington Human Capital. “Siamo convinti che la performance finanziaria e le pratiche sociali siano intrinsecamente legate, per questo motivo abbiamo incluso capitale umano e diversità tra i nostri principali temi di impact investment nelle aziende quotate”, osserva Caroline Moleux, fund manager del fondo. “In particolare, Axa Wf Framlington Human Capital è dedicato all’investimento in società che offrono solide pratiche di capitale umano”, aggiunge.
La selezione dei titoli da inserire in portafoglio avviene sulla base di punteggi quantitativi e di un’analisi qualitativa “per valutare il livello di maturità delle politiche aziendali in materia di capitale umano, come le pratiche relative alla formazione, alla sicurezza sul posto di lavoro e alla diversità. Nel nostro processo di investimento”, prosegue Moleux, “è centrale anche il dialogo con le aziende. Ogni anno inviamo un questionario che costituisce la base del nostro processo di dialogo e in cui forniamo un feedback sulle pratiche in essere”, conclude.
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