2 min
Il Sentix continua a risalire, ma resta negativo. Stesso discorso per l’indicatore italiano Sentiment Index. Gli analisti vedono rosa sull’inflazione e grigio su borse e rendimenti obbligazionari
Con l’inflazione in ritirata, le banche centrali meno aggressive e l’economia globale che sembra resistere ad un hard landing, il morale degli investitori dell’Eurozona continua lentamente a risalire la china. A dicembre l’indice di Sentix, l’indicatore sulla fiducia degli operatori borsistici dell’Area, è infatti passato a -16,8 punti dai -18,6 di novembre. Nonostante si tratti del terzo miglioramento consecutivo, il dato rimane però stabilmente negativo ed è anche inferiore alle attese degli analisti, fissate a -15 punti. Restano quindi dubbi sul fatto che si possa trattare dell’inizio di un’inversione di tendenza a lungo termine.
In particolare, gli investitori tedeschi fanno fatica a tenere il passo dei colleghi europei e le aspettative nella prima economia della Zona euro si confermano ancora stabilmente basse. Anche il sottoindice delle previsioni future ha registrato la terza crescita mensile ma rimane in territorio negativo con un leggero aumento a -9,8 punti dai -10 del mese precedente. “Finora non ci sono segnali di una nuova ripresa in nessuna regione”, ha osservato Manfred Huebner, managing director di Sentix. Che però, visto il continuo miglioramento dell’inflazione, si mostra fiducioso: “All’inizio dell’anno potrebbero presentarsi delle opportunità in tal senso”, afferma.
📰 Leggi anche “Germania, deludono Pil e Ifo. L’economia resterà stagnante“
La fiducia risale anche in Italia
Stesso discorso per l’Italia. Il Sentiment Index, che misura le aspettative sull’economia tricolore degli investitori professionali certificati Cfa, è risalito ancora dal minimo assoluto registrato in ottobre, pur rimanendo in territorio negativo a -38,5 punti. La metà degli intervistati da Cfa Society Italy giudica stabile la situazione attuale dell’economia del nostro Paese, circa il 43% ha una visione negativa, mentre il 7,7% è ottimista. In termini di attese per i prossimi sei mesi, il 15,4% prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche (in aumento del 3,8% rispetto a novembre), il 30,8% stima condizioni invariate (+1,4%) e il 53,8% si aspetta un peggioramento (-5%).
La differenza tra ottimisti e pessimisti è appunto -38,5, ovvero il valore del Cfa Society Italy – Radiocor Sentiment Index di questo mese. Il dato rimane quindi in territorio negativo, ma sale ulteriormente di circa 9 punti, recuperando rispetto al minimo assoluto della serie storica segnato ad ottobre (-75 punti). Si confermano grigie anche le view sul prossimo semestre per Eurozona e Usa ma, anche in questo caso, in ripresa rispetto alle scorse rilevazioni.
Per quanto riguarda l’inflazione, circa il 70% degli intervistati prevede valori in discesa nei prossimi sei mesi, mentre sui rendimenti obbligazionari, circa l’80% si aspetta tassi a breve stabili o in discesa. Anche sui tassi a lunga, un’ampia maggioranza dei professionisti stima un ribasso dei rendimenti, in particolare negli Stati Uniti. Infine, si confermano ancora negative le attese per l’andamento dei mercati azionari di tutte le aree. Anche queste sono però in fase di recupero rispetto ai mesi scorsi.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.