L’argento si prepara a un nuovo massimo storico
"Il metallo bianco ha il migliore potenziale di guadagno". E potrebbe arrivare a 50 dollari l'oncia. Ubp:"Investire nel metallo fisico". Pharma e 5G ne favoriranno la corsa
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Non solo oro, tutti i metalli preziosi (e in scia anche quelli industriali) brilleranno nei prossimi mesi. Così la pensa Nitesh Shah, Director Research di WisdomTree, che a FocusRisparmio ha delineato il contesto entro il quale si muoverà il mercato, e che dovrebbe fornire supporto per un ulteriore apprezzamento dell’asset class.
“L’oro ha raggiunto il massimo storico nell’agosto 2020 a oltre 2.060 dollari l’oncia, ma da allora si è un po’ ridimensionato. Rimane ancora al di sopra del precedente picco raggiunto nel 2011 nel profondo della crisi delle obbligazioni sovrane europee”, dice Shah. Un dollaro USA debole, rendimenti del Tesoro ultra-bassi e un forte sentiment degli investitori hanno trainato il recente rialzo dell’oro. Se queste condizioni continueranno a sussistere, prosegue, “l’oro potrebbe salire a 2640 dollari l’oncia entro luglio 2021, con un incremento del +35%. Un prezzo coerente dell’argento si avvicinerebbe a 35 dollari l’oncia entro luglio 2021, con un incremento del +13%. Entrambi i metalli hanno ancora un significativo vantaggio in questo contesto”.
Le previsioni di WisdomTree si basano su un modello interno in cui la performance dell’oro viene fatta discendere da quattro variabili: dollaro Usa, Treasury, inflazione e sentiment. Quanto al dollaro, la valuta si è notevolmente svalutata nell’ultimo anno. “Se il dollaro USA rimane così debole (e cioè se non viene ulteriormente svalutato), sarà di supporto al prezzo dell’oro”, spiega Shah. I Treasury statunitensi sono un asset rivale dell’oro e hanno visto il rendimento ridursi (cioè il prezzo è salito) nell’ultimo anno. Un’ulteriore diminuzione del rendimento in un contesto monetario non rigido può essere di supporto al prezzo dell’oro. Ci aspettiamo che il rendimento del decennale scenda allo 0,55% (un punto in cui era già sceso qualche settimane fa)”.
Inoltre, con la Federal Reserve che non ha più un obiettivo fisso, ma che compensa i periodi di bassa inflazione, potremmo vedere l’inflazione salire al 2,5% entro luglio 2021, a detta dell’esperto. E infine il sentiment del mercato dell’oro testimoniato dalle once contenute negli ETC sull’oro che hanno quasi raggiunto i 110 milioni, un massimo storico. “Sebbene il posizionamento speculativo nei futures sull’oro non sia ai massimi di tutti i tempi, esso è comunque elevato e le difficoltà operative alla borsa dei futures del COMEX nel marzo 2020 avranno probabilmente deviato i flussi istituzionali verso gli ETC. Tutto sommato, il sentiment del mercato nei confronti dell’oro è molto forte e i rischi attuali come le guerre commerciali e la pandemia del COVID-19 potrebbero non dissiparsi così rapidamente come molti avevano sperato. Inoltre, la portata dell’espansione monetaria e fiscale in tutto il mondo sta spingendo molti investitori verso attività alternative e alternative alle valute estere”.
L’argento beneficerà di questo movimento in scia all’oro, grazie alla correlazione vicina all’80% tra i due metalli preziosi. Ma anche per effetto dell’aumento della domanda manifatturiera: con oltre il 50% dell’argento utilizzato in applicazioni industriali (soprattutto elettriche), il forte recupero dell’attività industriale in corso è positivo per il prezzo dell’argento. E infine, ulteriore elemento positivo è il capex minerario: “Sebbene gli investimenti in miniera siano aumentati negli ultimi anni, il che normalmente aumenterebbe la produzione di argento con un certo ritardo (di circa 18 mesi), l’offerta di miniere è stata in realtà limitata a causa della crisi del COVID-19”, spiega Shah.
Diverse le dinamiche che muoveranno i metalli industriali che, però, al pari di quelli preziosi – pur se per ragioni differenze – hanno prospettive altrettanto interessanti.
“I metalli industriali vedranno i loro fondamentali rafforzarsi. Gli stimoli monetari e fiscali guideranno i progetti infrastrutturali ad alta richiesta di materie prime. Questo aiuterà la domanda di metalli industriali”, dice Shah. Inoltre, l’aumento dell’inflazione può anche spingere gli investitori a cercare coperture e i metalli industriali sono stati storicamente un ottimo strumento per tale scopo. La ripresa economica sarà probabilmente molto legata ai temi ambientali in quanto l’Europa, in particolare, rimarrà impegnata a rispettare l’Accordo di Parigi ed il resto degli obiettivi climatici. Questo sarà molto positivo per il nichel, che è un metallo essenziale per i veicoli elettrici. Anche il rame probabilmente performerà bene, dato il cablaggio supplementare necessario nei veicoli elettrici e i miglioramenti apportati alle infrastrutture per sostenere l’utilizzo questo tipo di auto”.
Per trarre profitto da questi movimenti l’ideale è, secondo l’analista, investire in ETC a replica fisica. “Questi strumenti hanno superato questa pandemia meglio dei futures. I futures hanno scambiato a premio con l’oro fisico over the counter durante i periodi di crisi a causa dell’incapacità di portare il metallo nel posto giusto al momento giusto. Gli ETC, con caveau a Londra e a Zurigo, vicino ai grandi centri di liquidità, non hanno vissuto questo problema. Gli ETC di metalli industriali sintetici, invece, sono la soluzione pratica per investire nei metalli industriali. Si può investire in un paniere di essi per ottenere una maggiore diversificazione”, conclude Shah.