Metaverso, perché (e dove) investire nel futuro
Nonostante perplessità e sfide, il mondo virtuale che Zuckerberg e gli altri si apprestano a creare sta già attirando consistenti investimenti. E offre numerose opportunità. L’analisi Pictet Am
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La celebre frase del Nobel Niels Bohr su quanto sia “difficile fare previsioni, soprattutto quando riguardano il futuro”, per una volta è stata smentita. A farlo è stato Mark Zuckeberg con il suo metaverso. Il punto, infatti, non è se si tratti della prossima frontiera del mondo digitale, ma solo quando e come si concretizzerà. Per questo sono molti gli investitori a non avere dubbi sul fatto che le opportunità di una tale rivoluzione vanno colte subito, qui ed ora.
Tra loro c’è anche Nigel Bolton, co-chief investment officer di BlackRock Fundamental Equities, che paragona il metaverso all’internet dei primi anni Novanta e allo smartphone dei primi Duemila: “Sappiamo che avrà un grande impatto e cambierà la quotidianità delle persone”.
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Al momento, per Bolton il primo limite da superare è rappresentato dallo schermo. “Molte persone, specialmente le generazioni più giovani, che già passano molto del loro tempo nei mondi virtuali, stanno usando la vecchia tecnologia dove lo schermo è il fattore limitante – spiega -. Le cuffie di realtà virtuale e gli occhiali di realtà aumentata, insieme alle potenti reti mobili 5G, porteranno questo mondo al livello successivo. Le aziende tecnologiche, così come i marchi di consumo e le aziende di marketing, sono focalizzate su un obiettivo chiave: il coinvolgimento”.
D’altra parte sono proprio queste aziende ad essere convinte che la quantità di tempo passato dalle persone sui social media potrebbe moltiplicarsi molte volte nel metaverso, con enormi implicazioni a livello di entrate per chi vende pubblicità e beni di consumo.
Ne deriva che anche se il metaverso non diventerà il flusso principale fino alla fine di questo decennio, le opportunità di investimento vanno colte subito. E per Bolton possono essere divise in due gruppi: quelle nella tecnologia e nell’hardware e quelle tra i marchi di consumo.
Quanto alle tecnologie di prossima generazione, le internet company puntano a fornire sia la piattaforma che l’hardware, mentre anche le grandi aziende di hardware si stanno muovendo rapidamente per fornire la tecnologia di prossima generazione. “Crediamo che una svolta chiave avrà la forma degli occhiali Ar, oggetti leggeri e abbastanza intelligenti da essere indossati ogni giorno, forse già alla fine del 2022. Produrre occhiali Ar che siano indossabili, alla moda e adatti per portarci nel metaverso richiederà una nuova generazione di chip, batterie e lenti”, afferma l’esperto.
“Vorremmo investire in aziende che possano fornire alle grandi internet company, alle aziende che producono software e smartphone gli ingredienti di cui hanno bisogno per sviluppare occhiali e cuffie. A nostro avviso, è su questo che si raccoglieranno i profitti più immediati dell’investimento metaverso – prosegue -. Con l’hardware, riteniamo ci siano opportunità nei servizi che possano essere accessibili da questi nuovi dispositivi, e nel software che darà forma al metaverso. Siamo interessati anche alle aziende che giocheranno un ruolo chiave nel ‘costruire’ il metaverso, progettando e creando mondi virtuali”.
Ma per Bolton, il nuovo mondo virtuale sarà qualcosa che tutti i marchi dovranno abbracciare per crescere. “I brand che hanno resistito ad altri grandi cambiamenti tecnologici lo hanno fatto capendo il consumatore e fornendo esperienze emotive rilevanti. Le persone affluiscono verso i brand che comprendono il loro mondo, sia il normale mondo analogico, sia gli emergenti e coinvolgenti mondi digitali”, sottolinea.
E infatti i marchi di moda stanno già vendendo vestiti e calzature virtuali in mondi virtuali, in modo che i consumatori possano vestire i loro personaggi virtuali. Una borsa digitale di lusso è stata venduta recentemente per 4.000 dollari, le società di incontri online stanno lanciando mondi Vr per single e i grandi marchi stanno facendo pubblicità nei mondi virtuali e nei siti di gaming, giocando con un ‘captive audience’.
“Noi cerchiamo aziende che guidino la trasformazione dei flussi di reddito, pronte ad essere più grandi e più significative negli anni a venire, e quelle che stanno investendo per essere dove saranno i futuri consumatori – evidenzia l’esperto -. I marchi che hanno investito pesantemente nell’e-commerce quando i loro pari non l’avevano ancora fatto stanno ora espandendo la loro leadership di mercato. Cercheremo investimenti simili nel metaverso”.
Perché, appunto, non ci sono dubbi per Bolton: chi ha già esperienza digitale e sta già sperimentando il metaverso (e ha flussi di cassa correnti per sostenere l’investimento) sarà il vincitore nel lungo termine. E bisogna saper scegliere bene e – stavolta sì – non sbagliare le previsioni. “Molti dei brand che sono già attivi in questo ambito, sono però vecchi, anche se stanno investendo per attrarre l’attenzione dei giovani”, conclude l’esperto.
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