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Sono numerose le operazioni che stanno facendo salire la febbre sul settore. I multipli si accendono. Meglio tenere gli occhi aperti anche a Piazza Affari
Si infiamma il settore delle calzature ritenuto il prossimo approdo dell’ondata di consolidamento nel mondo della moda. Non è un caso che secondo l’ultimo Worldwide Luxury Market Monitor di Bain e Fondazione Altagamma sono state proprio le scarpe ad aggiudicarsi l’oscar per la migliore performance nel lusso in un anno complicato come il 2020, registrando a livello di comparto una flessione limitata al 12 per cento. Inoltre, secondo il consenso di Altagamma, sarà la pelletteria a guidare il rimbalzo previsto nel 2021 con un atteso +16% grazie a cui il settore dovrebbe ritornare ai livelli del 2019, seguita dalle calzature (+14%).
Sono numerose le operazioni che stanno facendo salire la febbre sul settore, a iniziare dall’Ipo degli anfibi di Dr Martens, sbarcati sul listino londinese lo scorso gennaio (l’offerta valutava l’icona punk 3,7 miliardi di sterline, più di dieci volte quanto pagato da Permira nel 2013 per il controllo del brand e pari a circa 37 volte gli utili), seguita dalla messa in vendita di Reebok da parte di Adidas (il brand sarebbe già entrato nell’orbita di fondi come Permira e Triton) e infine dalla la discesa in campo di Lvmh (tramite il fondo L Catterton, frutto della partnership tra il colosso del lusso francese e il so fondatore, Berard Arnault) per i sandali tedeschi Birkenstock, contesi a Permira e Cvc Capital.
E nel mondo delle passerelle c’è chi sussurra che Sergio Rossi, Giuseppe Zanotti e Acquazzurra potrebbero essere tra i prossimi brand coinvolti dalle danze, anche se non vi sono conferme in merito. In particolare, poi, Sergio Rossi, controllato dal 2015 da InvestIndustrial (che a sua volta lo aveva acquisito da Kering che nel gruppo avrebbe investito circa cento milioni) si sarebbe alla ricerca di un partner in industriale in grado di sostenere il business in vista del futuro post pandemico. La partecipazione di L Catterton in Sergio Zanotti (al 30% del capitale) potrebbe già indirizzare al possibile percorso di crescita del il brand che ha vestito con le proprie creazioni i piedi di Lady Gaga, Nicole Kidman, Taylor Swift, Cate Blanchett e Jennifer Lopez.
C’è chi parla anche di Canada Goose, Deckers Brands (che vanta nel suo portaolio brand come Ugg, Teva, Sanuk e koolaburra) e Allbirds, società che ha lanciato le sneaker in lana merino, tra i possibili protagonisti di una nuova stagione di consolidamento.
Attenzione infine a Salvatore Ferragamo. La recente decisione del cda di affidare a un head hunter (Executive Search) l’incarico di selezionare e proporre i componenti del nuovo board in vista del innovo di aprile, con l’idea di aprire a un numero maggiore di componenti indipendenti in cda, ha fatto ripartire la ridda di ipotesi. La società toscana, controllata dalla omonima famiglia (azionista al 54,28% tramite Ferragamo Finanziaria, mentre ad altri componenti fa capo un ulteriore 10,69%), finora ha sempre negato di voler cedere il timone, così come ha sempre negato in modo molto netto di voler cedere la sua Tod’s anche Diego Della Valle. la società di sant’Elpidio a Mare è controllata dall’imprenditore, secondo le proiezioni di Consob con l’81% del capitale e annovera una partecipazione di Beranrd Arnault (al 3,4%). mai dire mai.
Le valutazioni raggiunte dalle più recenti operazioni nel settore calzaturiero potrebbero essere ritenute irresistibili. L’approdo sul listino londinese di Dr Martens, ad esempio, ha valutato gli anfibi amati dagli The Who più di quanto Lvmh abbia valutato Tiffany (circa 30 volte gli utili). Per i sandali Birkenstock (nati come ortopedici e oggi ritenuti modaioli) i tre potenziali acquirenti starebbero parlando di una valutazione di oltre 4 miliardi di euro, 4,5 miliardi includendo il debito. il che significa 6,2 volte il fatturato dell’ultimo esercizio noto chiuso a settembre 2019 (e pari 721,5 milioni) o 4,5 volte l’obiettivo di vendite indicato dall’azienda a un miliardo come target da raggiungere nel giro di uno o due esercizi. Salvatore Ferragamo in Borsa vale poco meno di tre volte il fatturato.
Contestualmente, soprattutto all’estero, si stanno muovendo anche i retailer pronti ad occupare i nuovi spazi lasciati dalla pandemia in vista della ripresa. JD Sport Fashion si prepara infatti a raccogliere capitali (464 milioni di sterline) per espandersi ulteriormente dopo l’acquisizione di Shoe Palace chiusa dal gruppo in California lo scorso dicembre per 681 milioni di dollari in titoli e contanti e quella di Finish Line nel 2018.
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