Volano i fondi aperti, nel 2017 la raccolta netta è superiore ai 76 miliardi
La raccolta da inizio anno dell’industria del risparmio gestito è vicina ai 100 miliardi di euro
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Il 2017 sarà un anno difficile da eguagliare per gli asset manager europei. Dodici mesi che, a nove anni dagli abissi della crisi economica del 2008 – peggior anno di sempre per deflussi e performance – entrano di diritto negli annali dell’industria del risparmio gestito del vecchio continente. Il report di Morningstar sui dati di raccolta aggiornati al 31 dicembre 2017 testimonia che i fondi aperti domiciliati in paesi europei hanno attratto masse per 682,8 miliardi di euro, di cui 592,5 miliardi in fondi di lungo termine e 90,3 miliardi in prodotti monetari. Importante l’apporto dell’Italia, responsabile per il 14,3% del totale degli afflussi: il dato provvisorio di Assogestioni sulle sottoscrizioni nette del 2017 equivale infatti a 97,5 miliardi.
Il dato sulla raccolta 2017 conduce al raggiungimento di nuovi massimi storici per gli asset in gestione in fondi di lungo termine, che raggiungono quota 8,9 triliardi di euro (8.900 miliardi – nel dato sono esclusi gli Etf), con un aumento dell’11,8% rispetto ai livelli di fine 2016. Con i suoi 2.086 miliardi di patrimonio gestito, il nostro paese conta dunque per il 23,4% del patrimonio totale dell’asset management europeo.
Follow the money. Macrocategorie a confronto
“Il 2017 sarà ricordato come l’anno dei fondi obbligazionari”, osservano gli analisti di Morningstar (qui il report completo). Ben 288 miliardi sono confluiti nei prodotti a reddito fisso, dato circa tre volte superiore ai 100,2 miliardi del 2016 (+187% anno su anno). “La forte domanda è stata trainata principalmente dai prodotti del mercato obbligazionario”, precisano gli analisti.
Bene i fondi multi asset con 134,6 miliardi, in deciso aumento rispetto ai 35,4 miliardi del 2016 (+280% a/a) e non lontano dai livelli record di 136 miliardi del 2014. Tengono gli azionari con afflussi per 106,9 miliardi, risultato degno di nota alla luce dei deflussi per 57,5 miliardi riportati nel 2016 (+286% a/a).
Anche i fondi alternativi segnano una rimonta nel 2017 raccogliendo 52,5 miliardi, pur senza raggiungere i livelli record del 2015. Lo scorso anno gli investitori hanno premiato in particolare il debito alternativo, con una raccolta di 11,4 miliardi dopo i deflussi di 4,4 miliardi nel 2016.
Obbligazionario flessibile best seller dell’anno
La sottocategoria di fondi più popolare dell’anno è quella dei fondi obbligazionari flessibili globali nella classe USD hedged, che hanno registrato entrate per 46,2 miliardi portando il totale di masse in gestione in questa categoria a 100 miliardi, per un tasso di crescita organica (che misura i flussi come percentuale del patrimonio iniziale) dell’81%. Va sottolineato che ben 41,4 miliardi (l’89,6% delle entrate totali della categoria) sono confluiti in un unico fondo, il Pimco Income, un risultato che lo rende contemporaneamente il best seller dell’anno in Europa e il maggiore fondo blockbuster del continente, con 59,9 miliardi in gestione (+225% nel solo 2017).
La seconda etichetta di fondi più venduti è quella generica di “Obbligazionario altro”, con afflussi per 44,6 miliardi che gli analisti Morningstar inquadrano all’interno della ricerca di rendimento degli investitori europei “dal momento che questi fondi tendono a investire in segmenti obbligazionari a rendimento più elevato, come le obbligazioni subordinate, i mutui e i prestiti privilegiati”.
L’unica categoria puramente azionaria della top 10 è quella dei fondi Global large-cap blend, al terzo posto con 39,5 miliardi. “Il principale driver degli afflussi di questa categoria è riconducibile ai 18 miliardi confluiti in una serie di fondi indicizzati rivolti a investitori istituzionali che BlackRock ha lanciato nel secondo trimestre”, osservano da Morningstar.
Con afflussi per 33,2 miliardi, i fondi obbligazionari dei mercati emergenti globali – valuta forte in primis – hanno continuato ad attrarre l’interesse degli investitori.
Un rimborso tira l’altro
Tra le categorie di fondi che, al contrario, hanno segnato i maggiori deflussi, i fondi “Obbligazionario diversificato euro” subiscono l’emorragia più pesante lasciando sul terreno 6,8 miliardi. “L’esposizione di questi fondi a titoli di Stato a basso rendimento ha intaccato l’interesse degli investitori”, contestualizza il report.
Seguono i fondi azionari britannici con deflussi per 6,6 miliardi dovuti in particolare alla performance negativa di «fondi ammiraglia» quali il comparto LF Woodford Equity Income gestito da Neil Woodford, a lungo tra i migliori gestori di portafogli azionari del Regno Unito, che nel 2014 si è dimesso da Invesco mettendosi in proprio. Nel 2017 il suo fondo ha lasciato sul terreno 1,5 miliardi.
Deflussi anche per la categoria azionaria US large-cap blend, in calo per il terzo anno consecutivo. “Considerando i ritorni stellari che le azioni statunitensi hanno prodotto negli ultimi anni, ciò potrebbe sorprendere”, riflettono gli analisti di Morningstar. La spiegazione del trend risiede nel successo dei fondi passivi.
Campioni di raccolta, Eurizon è quarta
Il gradino più alto del podio delle Sgr che nel 2017 hanno raccolto di più presso gli investitori europei è occupato da BlackRock, con sottoscrizioni nette per 62,7 miliardi di cui 37,8 (il 60%) in fondi indicizzati. Il dato esclude gli Etf iShares (33,9 miliardi di raccolta dedicata). Al secondo posto troviamo Pimco con 54,4 miliardi (di cui, lo ricordiamo, 41,4 – il 76% degli afflussi totali – nel solo Pimco Income). Terza Amundi con 27 miliardi.
Al quarto posto tra gli asset manager cui il 2017 ha arriso di più in termini di afflussi c’è Eurizon – unica Sgr italiana della top 10 – con sottoscrizioni per 21 miliardi.