Banche in saldo in Piazza Affari. Risiko in vista?
Dopo i bruschi cali in Borsa dovuti al Coronavirus, ora bastano 62 miliardi per comprare i maggiori istituti del Paese
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Niente rally di Ferragosto per questa volta. Nell’anno del Covid-19, agosto sarà un mese all’insegna della volatilità. Tuttavia, nonostante i dati macroeconomici molto negativi sulla crescita del Pil per il 2020 – con la Commissione europea che ha previsto per quest’anno un calo del prodotto interno lordo nazionale del 11,2%, un dato peggiore rispetto alle prime stime di un mese fa che prevedevano una riduzione del 9,5% – la Borsa di Milano potrebbe riservare qualche sorpresa.
“Abbiamo una view positiva sul FtseMib anche dal punto di vista valutativo”, spiega Gianmarco Rania, Head of Equities di Banor Capital, aggiungendo che “il suo rendimento aggregato da dividendo di circa il 4% è di molto superiore ai rendimenti dei titoli governativi italiani (Btp), che si attesta intorno all’1% e al rendimento di altri indici europei (2,63% per l’Euro Stoxx 50). Va poi segnalato come, seppur in un contesto di forte caduta degli utili aziendali in termini assoluti, le maggiori società europee ed italiane abbiamo riportato sorprese positive, battendo in molti casi le stime degli analisti”.
Secondo Carlo De Luca, Responsabile Asset Management di Gamma Capital Markets, “ora che i prezzi dei risky asset non dipendono nemmeno più tanto dalla domanda e dall’offerta, ma dalle politiche monetarie delle banche centrali e da quelle fiscali dei governi, possiamo attenderci con maggiore probabilità una fase di lateralità tra 18.500 e 20.500 punti”. Al netto della pandemia mondiale in corso, a a fare da ago della bilancia potrebbe essere, secondo Gamma, la Borsa di New York, che è impostata al rialzo soprattutto grazie al buon andamento del comparto tech e biotech”.
Di fatto, l’incertezza dell’implementazione pratica del Recovery Fund, congiuntamente alla forza dell’euro, espongono gli indici europei ad una debolezza maggiore rispetto agli altri. “Nello scenario più negativo, il nostro indice – spiega Gamma – in particolare potrebbe correggere fino a livelli importanti 17.000/17.500”. Nello scenario positivo, potrebbero essere invece determinanti una svolta sul negoziato per il nuovo pacchetto di stimolo tra Democratici e Repubblicani, che potrebbe essere veramente molto generoso, si parla di 3 trillioni di dollari; rapporti più sereni tra Usa e Cina e maggiore chiarezza sull’implementazione del Recovery Fund. “In questo caso – spiega Gamma – i settori che potrebbero beneficiare del rimbalzo sono quelli rimasti più indietro: Value e industriali, anche se noi che privilegiamo il lungo termine restiamo investiti in titoli Growth legati ai megatrend Tech, biotech e demografici, con tanto oro fisico ‘hedgiato’ contro il dollaro”.
“L’Italia, che come ben sappiamo sarà uno dei maggiori beneficiari del Recovery Fund ed altre misure, è molto esposta a settori ciclici come industriali, energetico e finanziari”, conclude Rania di Banor, spiegando che “i recenti dati macroeconomici, seppur in un ciclo di contrazione a livello Pil, hanno mostrato un forte rimbalzo dell’attività manifatturiera nel mese di luglio a conferma del fatto che lentamente l’economia italiana è in ripresa”.