4 min
Nella lettera Apostolica del Pontefice in forma di ‘Motu Proprio’ sulle attività di investimento finanziario della Santa Sede, la possibilità per gli organi competenti di rivolgersi a intermediari finanziari di altri Stati. Cancellata la riforma di Francesco: “Mutua collaborazione tra istituzioni”
L’Istituto Opere Religiose non avrà più l’esclusiva sugli investimenti della Santa Sede. È il risultato della lettera Apostolica pubblicata lunedì 6 ottobre da Papa Leone XIV in forma di ‘Motu Proprio’, cioè per volontà esclusivamente personale, nella quale Prevost riscrive le regole sulle finanze del Vaticano e introduce per la prima volta il concetto di “responsabilità condivisa”. Una mossa che cancella la riforma del predecessore Francesco, diventando immediatamente legge, e apre la strada alla possibilità di coinvolgere anche intermediari finanziari di altri Paesi nella gestione di un patrimonio da oltre 5 miliardi di euro.
📰 Leggi anche “IOR, come investire oltre 5 miliardi di euro in modo etico“
Un cambio rispetto a Francesco
Il documento firmato dal Santo Padre prende avvio con il riconoscimento del ruolo fondamentale giocato dallo IOR. “Nel determinare le attività di investimento finanziario della Santa Sede”, si legge infatti, “l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Aspa) generalmente fa effettivo uso della struttura organizzativa interna dello Istituto Opere Religiose”. Poi aggiunge però che gli organi competenti, come stabilito dagli statuti del Comitato per gli Investimenti, possono anche ricorrere a “intermediari finanziari stabiliti in altri Stati” qualora lo dovessero ritenere “non più efficiente o conveniente”. Una precisazione che, di fatto, abroga la precedente “Istruzione” del 2022 di Bergoglio e apre alla possibilità di coinvolgere nei processi di investimento anche istituti di credito esterni allo Stato del Vaticano.
Responsabilità condivisa
Nel testo, ricordando quanto disposto dal suo predecessore Francesco e stabilito nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, il Papa spiega anche che la decisione riflette la volontà di rimanere più aderente possibile ai doveri della Curia Romana e soprattutto a quella “corresponsabilità nella comunione” utilizzata proprio come titolo del documento. E aggiunge: “Questa responsabilità condivisa, che riguarda anche le Istituzioni curiali alle quali spettano le attività di investimento finanziario della Santa Sede, richiede che siano consolidate le disposizioni succedutesi nel tempo e siano ben definiti i ruoli e le competenze di ciascuna Istituzione così da permettere la convergenza di tutti in una dinamica di mutua collaborazione”.
Il regime precedente e il nuovo ruolo dell’Aspa
Nel dettaglio, il Rescritto abolito prevedeva che lo IOR avesse competenza esclusiva sulla gestione patrimoniale e fosse depositario di tutto il patrimonio mobiliare della Santa Sede ma anche delle istituzioni a essa collegate. Interpretando il comma 3 dell’articolo 219 della Praedicate Evangelium, disponeva quindi che tutte le istituzioni “titolari di attività finanziarie e liquidità presso istituzioni finanziarie diverse dallo IOR devono informare lo IOR e trasferirle a esso appena possibile”. Con il cambio, l’Apsa diventa centrale nella gestione finanziaria dei beni mobiliari di tutta la Santa Sede nell’ambito della direttiva del Comitato.
Il braccio di ferro tra i due enti finanziari vaticani
Come scrive MF, la decisione mira a risolvere il braccio di ferro sotterraneo tra lo IOR e l’Apsa, che continua a detenere investimenti mobiliari non solo presso lo IOR stesso ma anche presso altre banche. Una strategia di investimento, quella dell’Amministrazione presieduta da monsignor Giordano Piccinotti e guidata dal segretario Fabio Gasperini, che a lungo è stata contrastata dall’istituto presieduto da Jean-Baptiste de Franssu e guidato da Gian Franco Mammì, sulla base della Costituzione Apostolica e dell’interpretazione autentica data proprio da Papa Francesco. Gran parte degli enti vaticani hanno riversato negli anni la propria liquidità allo IOR, ma l’Apsa aveva rivendicato sempre una propria autonomia gestionale.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.