Tassi, verso una divergenza USA-Europa
Il programma di Trump potrebbe riaccendere l’inflazione e a quel punto la Fed sarebbe costretta a fermarsi. La BCE, invece, continuerà a tagliare. Tra un anno il costo del denaro sarà molto più basso
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Le performance sono sicuramente il primo punto chiave da considerare nel confronto tra questi strumenti. A oggi è possibile ottenere tassi di interesse sui depositi del 3-4% in Europa. Si tratta di una percentuale abbastanza simile a quella che si può ottenere investendo in Titoli di Stato, ma le obbligazioni corporate investment grade rendono di più, quasi il 6,5% negli Stati Uniti e nel Regno Unito e il 4,6% in Europa, mentre l’high yield o il debito dei mercati emergenti hanno rendimenti ancora superiori.
È un’ottima domanda ma non bisogna perdere di vista il punto cruciale ossia l’orizzonte temporale. Potreste riuscire a ottenere anche il 4% sui depositi in questo momento, ma per quanto tempo resterà così alto questo tasso? Lasciare il proprio denaro nei conti correnti o nei conti deposito significa essere esposti a come le banche centrali gestiranno i tassi di interesse in futuro, talvolta descritto come “rischio di reinvestimento”. Anche se è improbabile che tornino ai livelli pressoché nulli degli ultimi anni, attualmente non si prevede che i tassi di interesse a breve termine rimangano a lungo ai livelli attuali.. Al contrario, acquistando obbligazioni e portandole a scadenza, si punta al tasso di interesse offerto anche nel lungo periodo, supponendo naturalmente che l’emittente non vada in default. Il prezzo delle obbligazioni può oscillare nel breve periodo, ma questo fattore è meno rilevante se si investe a lungo termine. In sostanza, le obbligazioni offrono una maggiore certezza di rendimento nel lungo termine rispetto alla liquidità, oltre a presentare tassi di rendimento maggiori.
Purtroppo un approccio “attendista” potrebbe portare a perdere delle opportunità importanti che si presentano in questo momento. I mercati sono orientati al futuro e quando le banche centrali ridurranno significativamente i tassi, anche i rendimenti obbligazionari saranno probabilmente più bassi di oggi.
Questo è il secondo punto chiave. Nel caso le cose si mettessero male sul fronte economico, è probabile che le banche centrali riducano i tassi di interesse per stimolare la domanda. In tal caso, i tassi di interesse sui depositi seguirebbero a ruota il ribasso. Anche i rendimenti dei Titoli di Stato si ridurrebbero velocemente, in concomitanza ad un aumento dei prezzi. In questo scenario gli investitori probabilmente chiederebbero un premio maggiore per concedere prestiti alle imprese, data l’incertezza economica. I rendimenti delle obbligazioni corporate non scenderebbero quanto quelli dei Titoli di Stato; questo rappresenta un rischio minore per le obbligazioni corporate di qualità superiore rispetto al più rischioso debito high yield.
In conclusione, molti investitori sono stati attratti dal fascino degli alti tassi di interesse sui depositi, ma questa rappresenta purtroppo una visione a breve termine degli investimenti. Per chi ha una prospettiva a più lungo termine, le obbligazioni possono offrire rendimenti più elevati per un periodo più lungo, senza dover necessariamente assumere un rischio di credito elevato. Per coloro che sono disposti ad assumersi un rischio supplementare, è possibile puntare a ottenere rendimenti ancora più elevati. Ma se questo è il vostro caso, è probabile che non abbiate lasciato i vostri risparmi nei conti in questo momento.
Tutti i rendimenti citati in questo articolo sono aggiornati al 23 ottobre 2023
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