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L’Italia sta incontrando non poche difficoltà nella realizzazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, tra scarsità di lavoratori specializzati, lentezza degli enti locali, intoppi nei bandi ed eccessiva burocrazia. Nonostante queste incertezze, però, i gestori continuano a considerare Piazza Affari interessante, anche alla luce dei buoni risultati economici messi a segno dal nostro Paese: nel primo trimestre dell’anno in corso è cresciuto in termini di Pil più di Francia e Germania. “Le difficoltà per le modifiche e l’approvazione del Pnrr non sembrano impensierire gli investitori internazionali”, sottolinea Diego Toffoli, responsabile investimenti di Intermonte Advisory & Gestione.
“L’indice principale di Piazza Affari sta performando in linea con gli altri listini europei e meglio dei principali indici Usa (Nasdaq escluso). Abbiamo visto la Germania entrare di recente in recessione tecnica così come l’area Euro, mentre l’Italia sta sorprendendo tutti. Il Pil per il 2023 è stato di recente rivisto al rialzo. Ad esempio, l’Ocse ha raddoppiato la sua stima per il 2023 portandola all’1,2%. Anche in termini di valutazioni, il mercato azionario domestico non risulta caro, infatti tratta a multipli a sconto del 15/20% rispetto all’Europa”.
Per l’esperto, il momento per Milano resta dunque positivo. Tra i settori che dovrebbero performare meglio, Toffoli indica il comparto bancario, poiché le valutazioni fondamentali sono ancora interessanti e i numeri dei prossimi trimestri ancora forti. Ci sono poi le utilities (per citare qualche nome, A2A, Enel, Snam), che dovrebbero beneficiare di un probabile calo dei tassi, e il settore tecnologico (rappresentato nel Ftse Mib da StMicroelettronics). Visto il rally dei mercati, secondo Toffoli, per un investitore con profilo di rischio medio sarebbe comunque meglio non eccedere in questa fase oltre il 40% per …
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