3 min
In agosto crescita allo 0,2% e allo 0,9% annuo. Ma il dato acquisito viene rivisto da 0,7% a 0,6% e allontana l’obiettivo dell’1% fissato nel Def per il 31 dicembre. Investitori preoccupati: Sentiment Index di CFA Society Italy in calo a -48 punti
Continuano a peggiorare le aspettative degli investitori professionali italiani certificati sull’economia tricolore. Lo rivela il Sentiment Index di CFA Society Italy, associazione di riferimento per i professionisti che hanno conseguito la qualifica di chartered financial analyst, secondo cui l’ottimismo degli operatori finanziari si è attestato a -48 punti in agosto ed è così sceso ulteriormente dai -20 del mese precedente. Un dato che, abbinato ai pmi dell’Eurozona e ai dati Istat sul Pil, getta ombre scure sul nostro Paese in vista della Manovra 2025.
📰 Leggi anche “Italia, Prometeia e EY positive: PIL 2024 su dello 0,7%“
Cresce la sfiducia sul lungo periodo
Nello specifico, se la quota di chi percepisce positivamente la situazione economica è salita al 12%, viaggia comunque intorno al 24% la quota di intervistati convinti che il contesto in cui ci muoviamo sia negativo. E in chiave prospettica la fotografia di CFA, cui ha collaborato anche il Sole24Ore, assume toni ancor più scuri. Guardando ai prossimi sei mesi, il peso sul campione di chi prevede un peggioramento del quadro passa dal 40% al 56% mentre si riducono le schiere degli ottimisti e dei neutrali: precisamente dal 20% all’8% l’una e dal 40% al 36% l’altra. Da qui la riduzione dell’indice totale, sceso appunto di 28 unità a -48 punti.
La situazione dell’Italia nei prossimi mesi

Fonte: CFA Italy Radiocor Sentiment Index
Peggiorano anche le aspettative su Eurozona e USA
L’inflazione è vista proseguire in calo nei prossimi sei mesi e si mantiene ampio il consenso sulla discesa dei tassi, sia nel breve che nel medio-lungo termine. Un sentimento figlio, probabilmente, anche delle ultime parole di Jerome Powell sulla volontà della Federal Reserve di ridurre il costo del dollaro a settembre. É invece negativa, sebbene in miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni, l’aspettativa complessiva sui principali indici azionari. Per quanto riguarda le valute, si prevede che lo yen continui a rafforzarsi rispetto all’euro mentre gli operatori credono in un deprezzamento del dollaro. Infine, viene vista all’orizzonte una discesa dei prezzi del petrolio in scia all’incertezza della domanda cinese e alla riduzione delle restrizioni OPEC+.
📰 Leggi anche “Crescita, Ocse ottimista grazie agli Usa. Italia debole“
Pil su nel secondo trimestre. Ma la crescita acquisita cala
Intanto luci e ombre emergono anche dall’ultima rilevazione dell’Istat sul prodotto interno lordo italiano. Nel secondo trimestre del 2024 il Pil del nostro Paese, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015 e corretto per gli effetti di calendario, è salito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti dello stesso periodo 2023. La crescita acquisita per il 2024 risulta però pari allo 0,6%, dato rivisto al ribasso dallo 0,7% di luglio: si tratta di un numero lontano della previsioni del Governo, che nel Def aveva indicato un +1% nell’arco dei 12 mesi e che ora si appresta a entrare nel vivo delle discussioni per varare la legge di Bilancio per il 2025. Nel dettaglio, l’espansione su base tendenziale è dovuta solo in lieve parte alle componenti della domanda nazionale mentre molto più determinante si è rivelata la variazione delle scorte: positivo di 0,1 punti percentuali l’apporto dei consumi delle famiglie e degli investimenti, mentre quello della spesa pubblica è negativo per lo stesso importo. Uno spunto positivo arriva comunque dal Pmi manifatturiero, che sale da 47,4 a 49,5 punti e si riavvicina alla soglia critica di 50, mentre i prezzi alla produzione dell’industria calano dell’1,1% mese su mese (ancorché in salita dell’1,3% a livello congiunturale).
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.