Auto, i dazi di Trump fanno tremare i mercati: la view dei gestori
La Casa Bianca ha annunciato tariffe del 25% su tutte le importazioni del settore. Per gli analisti, l’impatto non risparmierà nessuno, neppure gli USA. Ma le opportunità non mancano
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Nel corso dei primi vent’anni del XXI Secolo, l’economia globale è stata messa duramente alla prova da una lunga catena di crisi finanziarie (e non), che hanno impattato duramente sulle realtà economiche dei diversi Paesi ma soprattutto sulle scelte di investimento e sui portafogli dei loro cittadini. Attraverso la rielaborazione dei conti finanziari pubblicati da Banca d’Italia, è possibile analizzare gli effetti di queste crisi sulla composizione del portafoglio delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Ciascuna crisi, esplosa per ragioni e fattori molto diversi tra loro, ha infatti poi delineato scelte precise da parte degli investitori tricolore circa l’allocazione del proprio risparmio.
La prima crisi del nuovo Millennio è stata lo scoppio della bolla delle società “Dotcom” a cavallo del 2000-2001. Si è trattato di una bolla speculativa azionaria legata allo sviluppo del settore informatico e in particolar modo alla crescita di Internet. Il portafoglio finanziario degli italiani alla fine del secolo scorso (1999), prima della crisi, si attestava a circa 2.830 miliardi di euro. La liquidità in depositi era ai minimi storici (23,6%), i titoli di stato italiani si attestavano al 6% e l’euforia sui mercati azionari aveva portato il peso delle azioni quotate in portafoglio a un massimo mai raggiunto (pre e post-crisi) pari a circa il 5,5% (150 miliardi di euro). Sempre alla fine del 1999, […]
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