Le reti archiviano il miglior mese di sempre
Ad ottobre la raccolta vola a 5,8 miliardi grazie al gestito: +63,3% annuo e +119,9% su settembre. In dieci mesi superato l’intero 2020. Fideuram, Mediolanum e Fineco sul podio
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Dopo mesi di record su record, non poteva che chiudersi con i fuochi d’artificio il 2021 dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Dicembre passa infatti in archivio con una raccolta da primato, pari a 6,8 miliardi, che porta quella annuale ai nuovi massimi, oltre quota 57 miliardi, di cui 43 merito del gestito.
Nel dettaglio dei dati Assoreti, a dicembre i volumi totali sono risultati in crescita del 19,7% rispetto al 2020 e pari a 6,8 miliardi di euro. Di questi, il 78,9% risulta investito in prodotti del risparmio gestito. Sono stati così raggiunti nuovi massimi annuali di raccolta, sia in termini complessivi sia sulla componente gestita del portafoglio: il bilancio del 2021 è, infatti, positivo per 57,3 miliardi di euro (+32,2% rispetto al 2020) grazie ad investimenti netti per 42,9 miliardi (+77,3% vs 2020) realizzati, nell’insieme, sui fondi comuni di investimento, sulle gestioni patrimoniali e sui prodotti assicurativi/previdenziali. Le risorse nette posizionate, nell’anno, sulla componente amministrata del portafoglio risultano, invece, in flessione (-24,8% rispetto al 2020) e si attestano a 14,4 miliardi di euro.
“Concludiamo un anno straordinario – commenta Paolo Molesini, presidente Assoreti -, con risultati record che, nel restituire l’immagine di un’industria sana, raccontano anche di un percorso di crescita che i consulenti hanno condiviso con le famiglie italiane. Un percorso che ha generato valore e soprattutto ottimismo, alimentando ulteriormente la fiducia che i risparmiatori italiani hanno riposto nella consulenza finanziaria e che le nostre Associate hanno saputo valorizzare, con orgoglio ma soprattutto con grande responsabilità.
“E credo sia questo, certamente, il più importante riconoscimento all’impegno delle società, nel migliorare costantemente gli standard qualitativi della propria offerta, ed al lavoro svolto dai loro consulenti finanziari in questi anni particolarmente complicati”, conclude Molesini.
Tornando ai numeri, per quanto riguarda il gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni si traduce in volumi netti mensili pari a 2,1 miliardi di euro. Il bilancio annuale sugli Oicr, quindi, è pressoché raddoppiato rispetto al 2020 (+92,4%), risultando pari a 16,5 miliardi di euro. Di questi, 15,5 miliardi sono destinati alle gestioni collettive aperte di diritto estero mentre 1,5 miliardi ai fondi di investimento alternativi chiusi a sostegno dell’economia reale.
Le risorse nette mensili indirizzate sul comparto assicurativo/previdenziale ammontano a 1,9 miliardi di euro: il 2021 si chiude, così, con un risultato netto pari a 18,3 miliardi di euro (+64,1% vs 2020), per il 91,9% riconducibile alle unit linked (10,1 miliardi) e alle polizze multiramo (6,8 miliardi). Il saldo delle movimentazioni complessive effettuate, nel mese di dicembre, sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 1,3 miliardi di euro, determinando una valorizzazione annuale degli investimenti netti pari a 8,1 miliardi (+81,3% vs 2020).
I risultati mensili realizzati dalle reti nell’ambito del risparmio gestito determinano un contributo, al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, per 4 miliardi di euro, risultando pari al 69,1% dei volumi totali dell’industria (5,8 miliardi); l’apporto da inizio anno sale, pertanto, a 39 miliardi e rappresenta il 60,2% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (64,8 miliardi).
Continua invece il momento no degli strumenti finanziari amministrati, il cui bilancio mensile è negativo per 402 milioni di euro. Da inizio anno il risultato è comunque positivo per 2,3 miliardi seppure in netta contrazione rispetto al 2020 (-65,3%). Nell’anno le scelte di investimento hanno privilegiato i titoli azionari (3,1 miliardi) e gli exchange traded product (1,5 miliardi). Risultati negativi sui titoli obbligazionari (-2 miliardi), sui titoli di Stato (-194 milioni) e sui certificate (-311 milioni). Le risorse nette confluite nel mese su conti correnti e depositi sono positive per 1,8 miliardi; nel 2021 la liquidità raccolta raggiunge livelli simili a quelli dell’anno precedente (12,1 miliardi; -2,9% sul 2020).
Per quanto riguarda i player, la maglia rosa di dicembre va al gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Sanpaolo Invest sim e IWBank) primo nella classifica di raccolta netta, con 1,7 miliardi, e per raccolta di risparmio gestito, con oltre 1,2 miliardi. Il gruppo si colloca al primo posto anche nella classifica annuale con oltre 16 miliardi di euro di flussi, di cui oltre 11 in risparmio gestito.
Al secondo posto Fineco, con 1,1 miliardi complessivi a dicembre (775mila euro il gestito) e 9,8 miliardi da inizio anno (7 il gestito). Chiude il podio Mediolanum, con flussi per un miliardo nell’ultimo mese del 2021 (749mila il gestito) e 7,8 miliardi da gennaio (5,9 il gestito).
A completare la top five, Banca Generali (849mila a dicembre e 7,6 miliardi nei dodici mesi) e Allianz Bank (401mila a dicembre e 5,4 miliardi nell’intero 2021).
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