Ray Dalio: “È da pazzi tenere cash e obbligazioni”
20 aprile 2021
di Cinzia Meoni
3 min
La leggenda degli hedge Usa mette in guardia gli investitori: il mercato dei bond è vicino al picco. Lo scoppio della bolla potrebbe essere “traumatico per i mercati, il capitalismo e le economie”
“Cash is trash” e “investire in bond è stupido”. Anche perché sono in arrivo aumenti vertiginosi delle tasse e politiche proibizionistiche sui movimenti di capitale.
È questo il mantra di Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates e guru di Wall Street.
Per Dalio le vie da seguire sono due: evitare i bond e, ancora di più, gli accumuli di liquidità. Nel migliore dei casi, in questo scenario di mercato, il potere di acquisto viene eroso dall’inflazione e in assenza di rendimenti.
Secondo la star degli hedge Usa occorre investire la liquidità detenuta prendendola in prestito in caso di necessità, una strategia che, visti i tassi di interessi negativi, circoscrive il rischio legato all’inflazione in crescita. Per Dalio, gli investitori “dovrebbero comprare qualcosa, qualsiasi cosa che abbia quanto meno lo stesso valore dell’inflazione”.
Attenzione però. Anche per fare shopping occorre tenere aperti bene gli occhi: la bolla sta attraversando diverse asset class. “Sui mercati si è riversata un tale fiume di liquidità che si sono trasformati in casinò dove la gente pensa di giocare con i soldi del monopoli” commenta Dalio, secondo cui: “l’iniezione di liquidità ha messo le ali ai prezzi, creando bolle nonostante le condizioni dell’economia mondiale siano ancora deboli”.
Una di queste, a giudizio del finanziere, riguarda il mercato obbligazionario in piena bolla e in piena espansione, tanto più considerando il colossale piano da 1.900 miliardi di dollari varato dal presidente Usa Joe Biden e destinato alla spesa pubblica. “E più questo oceano di debito cresce, più aumentano i rischi”, spiega Dalio. Anche perché, a giudizio del guru, si sta avvicinando la fine di un ciclo incredibilmente lungo con oltre 40 anni di mercato toro nel settore. “Considerando che i tassi di interesse presentano delle evidenti limitazioni alla possibilità di ulteriori revisioni al ribasso, i prezzi dei bond sono conseguentemente vicini al loro tetto massimo, il che rende una strategia “short” su questo comparto una scommessa a un rischio relativamente basso” rimarca Dalio.
La strategia di Dalio sui bond Usa
In questo scenario, a giudizio di Dalio, se i bond imboccano la china discendente il calo può trasformarsi in una valanga. Per questo è bene fare attenzione ai segnali. “Osservate il tasso con cui vengono effettuate le iniezioni degli stimoli monetari in considerazione degli effetti che hanno sulle economie. Più stimoli vengono introdotti per unità di crescita, meno sono efficaci. Il che significa che la situazione si fa davvero molto seria” osserva lo stratega finanziario secondo cui un altro segnale allarme si ha quando “i banchieri centrali acquistano bond con i tassi in crescita e con i mercati e l’economia solidi. Significherebbe che ci sono problemi sul fronte della domanda e dell’offerte”.
Lo scoppio della bolla obbligazionaria potrebbe essere “traumatico per i mercati di capitali, il capitalismo e, più in generale, le economie”. “Il mondo è sostanzialmente sovrappesato sui bond (e in particolare sui bond americani) e, allo stesso tempo i governi (specialmente Washington) stanno procedendo a creare nuove enormi montagne di debito” nota Dalio che ricorda come il solo mercato obbligazionario Usa valga 75 trilioni di dollari.
Nel peggiore dei casi, nota inoltre il guru, potrebbe innescarsi un ribasso “brutale” dei prezzi dei bond che porterebbe a ulteriori vendite in una sorta di circolo vizioso senza fine. “Se il prezzo dei bond dovesse scendere significativamente, tutto questo produrrebbe delle perdite importanti per i risparmiatori che sarebbero spinti a vendere ulteriormente sul mercato” commenta Dalio. Durante un simile collasso gli investitori realizzeranno di non avere il potere di acquisto che ritenevano di essersi assicurato che, nel frattempo, le condizioni economiche, sono peggiorate”.
Per tutto questo, a giudizio del guru di Wall Street, “la strategia finanziaria di investire in bond sta diventando sempre più stupida”. Non solo. Prima di allocare risparmi in bond Dalio invita gli investitori a riflettere ulteriormente: comprare oggi le emissioni obbligazionarie di quasi tutte le maggiori economie a livello mondiale “porterà gli investitori ad avere soltanto un potere di acquisto notevolmente inferiore in futuro”. Con i tassi rasoterra, sottolinea la leggenda “il mercato obbligazionario offre rendimenti ridicolmente bassi”: il T-Bond decennale è all’1,62%, il minimo storico, l’equivalente cinese vanta un fiacco 3,3% e persino i junk bond, al momento, offrono un tasso di rendimento medio al 4,4 per cento, decisamente basso per il rischio che comportano. Senza considerare che in Giappone e in Europa i tassi sono negativi. Complessivamente, ricorda l’esperto, il Bloomberg Barclays Us Aggregate Index che, da inizio anno, ha perso il 3,25 per cento.
In questo scenario a giudizio di Dalio suggerisce di posizionarsi su un ben diversificato portafoglio privo di investimenti nell’ambito obbligazionario o correlati al dollaro. Meglio poi i mercati asiatici (inclusa la Cina) rispetto alle economie mature. Il finanziare mette poi in guardia gli investitori sono in arrivo aumenti delle tasse shock e politiche proibizioniste contro i movimenti di capitale. “Se la storia e la logica ci debbono fornire una guida per il futuro, i governi che si trovano a corto di denaro alzeranno le tasse e imporranno politiche proibizioniste contro ai movimenti di capitale verso asset class diverse dal debito (come oro o bitcoin) o verso altri Paesi. Mi aspetto che queste imposizioni fiscali possano essere molto più scioccanti delle attese” ha dichiarato Dalio per poi chiudere sostenendo che: “In questo scenario, gli Stati Uniti potrebbero diventare un paese decisamente inospitale per il capitalismo e i capitalisti”.
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