Fineco, Intesa Sanpaolo Private Banking e Banca Mediolanum sono i network di consulenti finanziari con i maggiori ingressi netti. Appena fuori dal podio si collocano Consultinvest Sim e BNL-BNP Paribas Life Banker
Angelita Brambilla, responsabile sviluppo e reclutamento network Personal financial advisor di Fineco
Fra le reti che nel 2021 hanno reclutato più consulenti ci sono Finecobank, Intesa Sanpaolo Private Banking e Banca Mediolanum. Appena fuori dal podio si collocano Consultinvest Sim e BNL-BNP Paribas Life Banker. I dati sono ottenuti confrontando le tavole statistiche mensili di dicembre 2020 con ottobre 2021 (la più recente), pubblicate da Assoreti. Perdono consulenti le altre due reti del gruppo Fideuram, Sanpaolo Invest Sim e IwBank, Banca Euromobiliare e il network Dbfa.
Per quanto riguarda Ispb e Consultinvest molto hanno fatto le integrazioni dei consulenti dei network di Ubi e Solfin, rispettivamente, mentre per le reti cresciute in modo organico a fare la differenza è stato un mix di più fattori.
“Fineco ha concentrato la propria attenzione, oltre che nella formazione di giovani consulenti, in particolare su profili medio-alti con un’esperienza di circa un decennio nella professione. La ragione di questa scelta deriva dalla volontà di arricchire le competenze della rete grazie alla condivisione di diverse esperienze, selezionando allo stesso tempo consulenti interessati alla crescita professionale più che a una gestione del proprio portafoglio”, spiega a FocusRisparmio Angelita Brambilla, responsabile sviluppo e reclutamento network Personal financial advisor di Fineco.
Per quanto riguarda la provenienza, il 2021 ha visto un aumento del tasso di turnover fra le diverse reti anche se il bacino di reclutamento principale rimane la banca tradizionale. “Nel 2021 una consistente maggioranza dei nuovi ingressi deriva dalle banche tradizionali, con una robusta quota arrivata da altre
banche reti”, conferma Brambilla. “Dal punto di vista geografico, il Nord Italia e la Toscana registrano l’attività di reclutamento più consistente, per quanto riguarda sia il numero di nuovi consulenti, sia le masse”, aggiunge.
Gli impatti sulle consistenze di portafoglio di Fineco
Fineco stima che su un totale di raccolta gestita che al 30 novembre era di circa 6,5 miliardi, il contributo dei nuovi consulenti senior entrati nella struttura nel 2021 (116) sia stato pari a 366 milioni di euro. “Calcolando anche l’effetto trascinamento dei consulenti entrati negli scorsi anni, il contributo dei reclutamenti arriva a 809 milioni (12% del totale raccolta gestita)”, precisa la manager della rete.
Volendo fare analisi di carattere quantitativo, cioè calcolare la dimensione media dei portafogli dei professionisti reclutati, la questione si complica. “Si tratta di contesti molto differenti che rendono difficile dare un’indicazione generalizzata sulla dimensione media dei portafogli, in quanto la quota trasferibile per i dipendenti delle banche tradizionali è solitamente nettamente inferiore. In media, con le dovute differenze, è possibile stimare intorno ai 20 milioni di euro l’obiettivo di portafoglio trasferibile”, afferma Brambilla.
E sugli impatti dell’iniziativa FinecoTeam (ne avevamo scritto a giugno, clicca qui per rileggere l’articolo) sull’attività di recruiting e in termini di appeal della rete verso i consulenti la manager non fa bilanci: “La diffusione dei FinecoTeam sta procedendo all’interno della rete Fineco, grazie ai punti di forza rappresentati dall’estrema flessibilità del modello. Per la stessa ragione è prematuro valutarne il ruolo in ottica di reclutamento, anche se è ipotizzabile che nei prossimi anni, parallelamente alla sua diffusione, possa rappresentare un volano per aumentare ulteriormente l’attrattività della proposta Fineco”, conclude.
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