“Le obbligazioni emergenti sono ‘IL’ consensus trade di molti operatori di mercato nel 2021”. Vediamo quali sono i migliori prodotti per rischio e rendimento su diversi orizzonti temporali
Nel mondo del reddito fisso l’assenza di rendimenti nei mercati sviluppati e le prospettive di un improvviso ritorno dell’inflazione hanno generato un effetto migrazione degli investimenti verso il variegato mondo degli emergenti.
“Una grossa fetta del debito sovrano dei mercati sviluppati attualmente registra rendimenti reali negativi e circa 15 trilioni di dollari statunitensi di debito sovrano hanno un rendimento nominale decisamente negativo. Per questi motivi ci aspettiamo che gli investitori guarderanno con interesse al debito dei mercati emergenti, dato che le opportunità di rendimento e di valore relativo rimangono intatte”, spiega Peter Eerdmans, Head of Fixed Income e Co-Head of Emerging Market Sovereign & FX di Ninety One.
L’interesse degli investitori verso questa asset class è stato tale per cui oggi alcuni osservatori cominciano a chiedersi se i bond emergenti siano o meno a buon mercato. “È abbastanza evidente che le obbligazioni emergenti sono un, se non IL, “consensus trade” di molti operatori di mercato nel 2021. E sebbene sia ancora prematuro parlare di un crowded trade, è comunque vero che molti investitori con un deciso focus sui mercati emergenti hanno già un’esposizione alta o molto alta. Tuttavia, molti asset allocator, così come molti investitori privati, non sembrano aver ancora acquisito posizioni nei mercati emergenti, o lo hanno fatto solo in misura relativamente modesta”, osservano dal team CEE&Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management.
I migliori fondi obbligazionari per rendimento a tre anni
Nel panorama del reddito fisso i comparti afferenti all’universo dei mercati emergenti hanno fatto meglio degli omologhi che perseguono strategie nei mercati sviluppati. Quanto si vede rimane vero anche se si amplia l’orizzonte temporale a cinque anni o se lo si restringe ai 12 mesi.
Polina Kurdyavko, BlueBay Asset Management
A circa un anno dall’inizio dell’emergenza Covid in Italia, fra i fondi di questa categoria che hanno fatto meglio compare il BlueBay Emerging Market Unconstrained Bond Fund. Polina Kurdyavko, head of emerging market debt della società di asset management, crede che l’attuale contesto di incertezza “crea opportunità per gli investitori attivi, soprattutto per quelli aperti ad adottare un approccio absolute return o unconstrained, che miri a capitalizzare sulla dispersione e sull’asimmetria causata da tale scenario”.
“I Paesi emergenti sono diventati una posizione lunga per molti operatori sui mercati già da tempo, anche se un trend in crescita riguarda lo spostamento verso mercati più locali, soprattutto nel credito. Ciò probabilmente è guidato dall’idea che la debolezza del dollaro potrebbe diventare più strutturale, supportando le performance per questo comparto”, sostiene Kurdyavko. Il fondo di BlueBay è quello con il miglior rapporto rischio/rendimento (Sharpe Ratio) – pari a 0,53 – fra i dieci della selezione e l’unico a godere delle cinque stelle Morningstar. Lo seguono il fondo Emerging Corporate Bond di T. Rowe Price e l’Emerging Markets Corporate Bond Fund di BlackRock, entrambi con uno Sharpe di 0,48.
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