Blackrock sfonda quota 10 mila miliardi di asset
Nel 2021 il gigante Usa ha raccolto 540 miliardi di dollari e messo a segno un nuovo record degli utili a 5,9 miliardi. A far da traino la gestione attiva, seguono gli Etf
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Il capitalismo può plasmare la società e agire come un potente catalizzatore di cambiamento. Ma non ha niente a che fare con la politica, non rientra in nessuna agenda sociale o ideologica. Non è un’istanza ‘woke’. Fa semplicemente leva “sulle relazioni reciprocamente vantaggiose tra voi e i vostri dipendenti, clienti, fornitori e le comunità su cui la vostra società fa affidamento per prosperare”, ed è questo il suo potere.
Nell’attesissima lettera annuale ai ceo, Larry Fink, fondatore e amministratore delegato di BlackRock, il più grande asset manager del mondo che ha appena sfondato il muro dei 10.000 miliardi di asset in gestione, invita i manager a concentrarsi sugli interessi della società oltre che sui profitti.
“Nel mondo odierno, globalmente interconnesso, un’impresa deve creare valore aggiunto per essere ritenuta utile da tutti i suoi stakeholder, e poter quindi fornire un valore a lungo termine per i suoi azionisti – scrive il re dei fondi -. Applicando efficacemente il capitalismo degli stakeholder, l’allocazione del capitale diventa efficiente, le società raggiungono livelli di redditività durevoli e si crea un valore sostenuto e a lungo termine. Ma non dobbiamo farci ingannare. Ad animare i mercati è ancora la giusta ricerca del profitto, e la redditività a lungo termine è la misura con cui i mercati determinano, in ultima analisi, il successo di un’azienda”.
Per Fink, che praticamente è azionista di tutte le grandi e medie aziende Usa e di moltissime società europee, italiane comprese, la pandemia ha accelerato una rivoluzione dell’ambiente operativo che era già in atto: dal modo di lavorare e di acquistare, fino all’accesso al capitale, passando per gli attivisti politici e i media che potrebbero politicizzare l’operato di un’azienda.
Insomma, le sfide per i top manager stanno aumentando. Ecco perché “ora è più importante che mai che vi facciate sentire” mette in guardia, spiegando che non è mai stato così essenziale per i ceo mostrare una voce coerente, uno scopo chiaro, una strategia coesa e una visione di lungo periodo. “In questo clima di incertezze, lo scopo della vostra impresa deve essere la vostra stella polare. Gli stakeholder su cui la vostra società fa affidamento per generare profitti per gli azionisti hanno bisogno di sentirvi parlare direttamente”, afferma.
Grandi cambiamenti, secondo il fondatore di BlackRock, sono anche in atto nel mercato del lavoro: “Nessun rapporto ha subito più modifiche a causa della pandemia di quello tra datori di lavoro e dipendenti”, osserva. “La normalità prevedeva che i dipendenti andassero in ufficio cinque giorni alla settimana. Raramente si parlava di salute mentale sul luogo di lavoro e i salari della manodopera a basso e medio reddito crescevano a malapena. Quel mondo non esiste più”, avverte.
Anzi, le “maggiori richieste dei lavoratori nei confronti dei loro datori di lavoro sono un tratto essenziale di un capitalismo efficace. Favorisce la prosperità e crea un clima più competitivo per i talenti, spingendo le aziende a creare ambienti migliori e più innovativi per i loro dipendenti. Azioni che, a loro volta, le aiuteranno a generare maggiori profitti per gli azionisti. Le società che agiscono in questo modo stanno già raccogliendo i frutti di quanto seminato. La nostra ricerca mostra che le società che hanno instaurato legami solidi con i loro dipendenti hanno registrato livelli più bassi di turnover e rendimenti più alti nel corso della pandemia”. E, per Mr BlackRock, le società che non si adeguano a questo nuovo modello lo fanno a proprio rischio e pericolo.
Immancabile, poi, la parte del messaggio dedicata alla sostenibilità, da anni al centro degli obiettivi del gigante Usa. Fink ribadisce che anche in questo campo le ideologie non servono, ma è meglio essere pragmatici. “Ci concentriamo sulla sostenibilità non perché siamo ecologisti, ma perché siamo capitalisti e siamo legati da un rapporto fiduciario verso i nostri clienti. La convinzione di BlackRock è che le imprese ottengano risultati migliori quando sono consapevoli del loro ruolo all’interno della società e quando agiscono nell’interesse dei loro dipendenti, clienti, comunità e azionisti”, sostiene nella lettera.
Il manager non si nasconde e ammette che, “ad oggi, i prodotti ecologici spesso costano di più”. Ma precisa che “abbattere questo sovrapprezzo sarà essenziale per riuscire a mettere in pratica una transizione ordinata e giusta”.
Ma senza integralismi. Per il manager è infatti giusto impegnarsi con le aziende sulla transizione energetica piuttosto che disinvestire del tutto. Le società , sottolinea, non possono essere i “carabinieri del clima” ma dovrebbero invece collaborare con i governi. “Il disinvestimento da interi settori – chiarisce -, o semplicemente, il passaggio delle attività ad alta intensità di carbonio dai mercati pubblici a quelli privati, non si tradurrà nel raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette. E BlackRock non persegue il disinvestimento dalle società petrolifere e del gas come strategia”.
Dunque l’appello alla politica: “Abbiamo bisogno che i governi forniscano percorsi chiari e una tassonomia coerente per la politica di sostenibilità, la regolamentazione e la divulgazione nei mercati. Devono anche sostenere le comunità colpite dalla transizione, aiutare a catalizzare il capitale per i mercati emergenti e investire nell’innovazione e nella tecnologia che saranno essenziali per decarbonizzare l’economia globale”.
Di una cosa però il re di Wall Street è certo: il futuro è di chi decarbonizza. “Le prossime 1.000 imprese ‘unicorno’ non saranno motori di ricerca o social media, bensì innovatori sostenibili e scalabili; startup che aiutano il mondo a decarbonizzarsi e rendono la transizione energetica accessibile a tutti i consumatori”.
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