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Secondo uno studio Excellence Consulting, in 10 anni le sei principali reti hanno messo a segno un incremento annuo pari al 3,3%, contro l’1,2% registrato dalle famiglie. E anche nel 2022 hanno fatto meglio
Con le reti di consulenti finanziari la ricchezza degli italiani cresce di più, indipendentemente dall’andamento dei mercati. A fare i conti è uno studio elaborato da Excellence Consulting sui dati Assoreti e Banca d’Italia, che ha preso in esame in particolare le sei reti principali del nostro Paese: Fideuram, Mediolanum, Fineco, Banca Generali, Allianz Bank e Azimut. Dal 2012 al 2021, evidenzia la ricerca, le famiglie tricolore hanno registrato in media un incremento annuo del valore delle loro attività pari all’1,2% contro il +3,3% messo a segno dai clienti delle banche-reti. E il discorso non cambia neppure includendo il ‘terribile’ 2022, anche se i cigni neri di pandemia da Covid-19 e guerra in Ucraina hanno fatto scendere i due dati allo 0,1% e allo 0,5%.
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Ricchezza oltre i 4mila miliardi
Nel dettaglio, il valore della ricchezza finanziaria delle famiglie, al netto di quella dei clienti delle prime sei reti di consulenti, è passata dai 3.762 miliardi di euro del 2012 ai 4.180 del miliardi del 2017 (di cui 178 di risparmio) ai 4.697 miliardi del 2021 (di cui 335 di risparmio) ai 4.315 miliardi del settembre 2022 (di cui 14 di risparmio). La conseguente crescita di valore, espressa in forma di tasso annuo di capitalizzazione composta (Cagr), è pari quindi all’1,2% sia dal 2012 al 2017 sia dal 2012 al 2021. Sull’orizzonte temporale 201-2022 il dato risulta in calo allo 0,1%.
Se si guarda alle sei maggiori reti del mercato italiano, la ricchezza finanziaria dei clienti è cresciuta da 223 miliardi di euro a 376 miliardi nel periodo 2012-2017 (di cui circa 128 miliardi di raccolta netta), a oltre 540 miliardi nel 2021 (114 miliardi la raccolta), mentre scende a circa 515 miliardi (di cui +37 miliardi dovuti alla raccolta netta). Ne deriva che la conseguente crescita di valore espressa in forma di tasso annuo di capitalizzazione composta è pari al 2,1% dal 2012 al 2017, cifra che sale al 3,3% dal 2012 al 2021 e che poi scende allo 0,5% dal 2012 al 2022.
“La nostra ricerca dimostra che i consulenti finanziari delle sei principali reti del mercato italiano, anche con l’attuale revenue model basato sulle commissioni applicate ai prodotti, spesso tacciato di essere eccessivamente costoso per i clienti, hanno dimostrato nell’ultimo decennio di sapere creare maggiore valore per i propri clienti, essendo stati capaci di far crescere la loro ricchezza finanziaria nell’ordine di due punti percentuali di maggiore rendimento per anno rispetto alla crescita della ricchezza finanziaria degli altri italiani”, commenta Maurizio Primanni, ceo di Excellence Consulting. Anche nel 2022, sottolinea inoltre Primanni, con i rendimenti azionari e obbligazionari che si sono mossi entrambi in negativo per circa il 20%, gli investimenti dei clienti dei consulenti finanziari, pur perdendo una quota importante del loro valore, hanno continuato a segnare un rendimento annuo migliore rispetto a quello del resto degli italiani.
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