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Raccolta negativa per 7,1 miliardi. Ma le masse aumentano di 60 miliardi e toccano 2.255 miliardi di euro. Deflussi soprattutto dalle gestioni di portafoglio istituzionali mentre i fondi aperti limano i cali. E si conferma l’appetito per i bond
Dopo mesi sulle corde, il gestito italiano torna a consolidare il proprio patrimonio. A novembre l’industria tricolore ha infatti visto le masse in gestione salire di 60 miliardi di euro e toccare quota 2.255 miliardi. A evidenziarlo sono i dati provvisori raccolti dall’Ufficio Studi di Assogestioni, che mostra come un effetto performance del 3% abbia favorito il dato. Una fotografia, quella scattata dall’associazione degli asset manager attivi nel nostro Paese, che conferma anche un altro trend: l’appetito dei clienti retail per i bond.
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Rallentano i deflussi
Il settore ha visto anche diminuire l’entità dei deflussi, che sono passati a 7,1 miliardi di euro dai -8,1 miliardi registrati nel mese precedente. A influire sull’entità della cifra sono stati soprattutto i 5 miliardi di riscatti che hanno interessato le gestioni di portafoglio (di cui 4,9 imputabili alle istituzionali) mente i fondi aperti hanno lasciato sul terreno solo 2,2 miliardi contro i precedenti 3,1 miliardi di fuoriuscite.
C’è ancora fame di bond
Quanto alle tipologie di prodotti, i deflussi dagli Oicr sono riconducibili principalmente ai dati su flessibili (-2,7 miliardi di euro) e a quelli sui bilanciati (-2 miliardi di euro). Gli azionari, in rosso da diversi mesi, hanno invece confermato il segno meno ma senza particolari peggioramenti -617 milioni euro. Sono invece tornati ad accelerare i veicoli specializzati in obbligazioni, a dimostrazione di come la volatilità sui mercati e le incertezze relative all’evoluzione del quadro macro spingano i risparmiatori a prediligere il reddito fisso. La categoria ha raccolto 3,5 miliardi di nuovi capali contro i 2 miliardi catturati ad ottobre e ha portato così il totale da inizio anno a 21,9 miliardi.
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La classifica degli operatori
Per quanto riguarda le performance delle singole società, i dati preliminari evidenziano come Gruppo Generali abbia registrato la raccolta netta migliore: +767,2 milioni di euro. Seguono JPMorgan Asset Management, con 318,6 milioni, e Arca, con 175,8 milioni. Ai piedi del podio si posizionano Gruppo Mediolanum (+86,1 milioni di euro) e Gruppo Montepaschi (+64,2 milioni di euro). Tra chi ha registrato le performance peggiori, Gruppo Intesa Sanpaolo (-4,7 miliardi) ma anche Poste Italiane (-1,1 miliardi) e Amundi (-757,7 milioni).
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