Consulenti finanziari, raccolta positiva per 2,6 miliardi a febbraio
La raccolta delle reti sale del 21,1% e raggiunge i 2,6 miliardi. A far da traino le polizze. I dati Assoreti di febbraio
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Altri 250 miliardi di euro nel prossimo triennio. Ecco quanto crescerà ancora il risparmio gestito secondo una ricerca condotta da Prometeia e Ipsos per Wealth Insights e diffusa dal Sole24Ore. Stando ai dati infatti, nonostante l’incertezza dei mercati, le sfide connesse all’introduzione di Mifid 2 e l’impasse che ha bloccato i Piani individuali di risparmio facciano intravedere un 2019 difficile, il settore è tutt’altro che fermo.
Secondo gli esperti, dietro alle numerose difficoltà restano intatti molti degli elementi favorevoli di fondo che hanno permesso la rincorsa del settore nel quinquennio che ha preceduto un 2018 da dimenticare e che lasciano pensare a una nuova inversione di tendenza nel medio termine e ipotizzare una crescita in Italia dello stock di prodotti gestiti e assicurativi pari a 250 miliardi di euro nel prossimo triennio, fino a raggiungere la quota complessiva di 1.750 miliardi.
“La miglior tenuta sul mercato – sottolinea Vincenza Di Lorenzo, senior specialist di Prometeia -, è legata in primo luogo al crescente ruolo esercitato dalle reti di consulenti, ma anche ai cambiamenti nella politica di offerta delle banche che, spostando sempre più l’attenzione dall’attività creditizia ai servizi di intermediazione e gestione del risparmio, hanno rafforzato i servizi di consulenza”.
Va inoltre anche considerato come da una parte il perdurante quadro di bassi tassi di interesse abbia impedito la tradizionale fuga verso i Btp, mentre dall’altra le banche non hanno ancora particolare interesse a piazzare ai risparmiatori i propri strumenti obbligazionari come un tempo. Forte anche di questi elementi, Prometeia si spinge dunque a ipotizzare una ripresa della raccolta del risparmio gestito (timida quest’anno, più pronunciata nei due successivi) per raggiungere un flusso netto pari a 60 miliardi nel prossimo triennio. Se a questa cifra si aggiungono poi i 110 miliardi raccolti nel più promettente mercato dei prodotti assicurativi e un effetto di mercato (+1,5%-2% annuo) stimabile in 80 miliardi si arriva ai 250 miliardi di masse in più rispetto alla fine dello scorso anno.