Reti, a febbraio raccolta in aumento e record di nuovi clienti
Flussi per 4,5 miliardi di euro, +34% rispetto a gennaio. A far da traino è ancora l’amministrato. Mediolanum regina del mese
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L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da una lunga serie di eventi che hanno minato causato una battuta d’arresto rispetto ai progressi registrati nel corso del 2021. Una difficile uscita dalla pandemia di Covid-19, lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina e le già presenti problematiche nelle catene di approvvigionamento di materie prime ed energia hanno determinato importanti ripercussioni sull’economia globale. I rischi di una possibile recessione e soprattutto la corsa dell’inflazione hanno provocato un generale sentimento di avversione al rischio negli investitori. Contestualmente le banche centrali hanno adottato dopo molti anni politiche monetarie restrittive provocando un innalzamento nelle curve dei tassi obbligazionari.
Raccolta netta in milioni di euro. Fonte: Assogestioni
In questo difficile scenario i principali indici globali, azionari e obbligazionari, hanno registrato risultati negativi nell’ordine di oltre dieci punti percentuali.
Questo effetto performance negativo ha causato un calo del patrimonio complessivo del mercato italiano del risparmio gestito di circa il 15%; dai massimi di quasi 2.600 miliardi di euro di fine 2021 si sono toccati 2.200 miliardi a dicembre 2022.
Come anticipato, in termini di raccolta netta il 2022 si è chiuso con segno più proseguendo in un trend decennale di risultati positivi (ultimo anno di raccolta negativa il 2012 con -12 miliardi di euro). Questa circostanza, avvenuta anche nel difficile biennio 2020-2021 durante il propagarsi della pandemia di Covid-19, dimostra come il mercato italiano del risparmio gestito abbia raggiunto una posizione di maturità e solidità.
Asset under management. Fonte: Assogestioni
Infatti, diversamente da quanto avvenuto nelle più recenti crisi del biennio 2007-2008 e del 2011-2012, il nostro mercato ha trovato la capacità di reggere a crisi e shock esterni grazie a una serie di fattori esogeni ed endogeni al settore. Tra i primi, figura il ruolo attivo dei regolatori e delle banche centrali nell’opera di rafforzamento…
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