SCELTI DA NOI: LE NOTIZIE DEL 16 MARZO 2023
Rassegna stampa economico-finanziaria dai principali quotidiani
Le banche Usa salvano First Republic
Una cordata di undici banche – fra cui i colossi JP Morgan Chase, Bank of America e Wells Fargo – sostenuta dai regolatori americani è pronta a immettere nella pericolante First Republic Bank di San Francisco 30 miliardi di dollari per garantire i depositi. Un’operazione di salvataggio per impedire il crac della terza banca regionale in appena una settimana, dopo il caso della Silicon Valley Bank finita sotto il controllo dell’agenzie federale FDIC venerdì, e della Signature di New York, domenica. L’intervento delle banche – ha commentato il Dipartimento del Tesoro Usa in una nota condivisa con Fed e FDIC – “è benvenuto e dimostra la resilienza del sistema bancario”.
Alberto Simoni, La Stampa
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Blockchain, sì alle regole per l’emissione di azioni e bond
L’Italia si presenta pronta all’appuntamento con azioni e obbligazioni ‘tokenizzate’, grazie a un decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Una vera e propria rivoluzione che cambia il modo in cui si presenteranno in futuro (molto prossimo) alcuni degli strumenti finanziari più tradizionali che si conoscano. L’appuntamento a cui fa riferimento il Dl è quello del prossimo 23 marzo, quando i paesi europei dovranno aver pubblicato le regole nazionali che rendono applicabili negli ordinamenti nazionali il Regolamento (UE) 2022/858 relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito (Dlt pilot regime). Al Mef si stava lavorando su questo tema già dallo scorso anno, ma la fine anticipata della legislatura ha comportato un ritardo nei lavori per cui è stato necessario ora procedere alla fine con un intervento legislativo d’urgenza.
Antonio Criscione, Sole24Ore
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La delega fiscale salva il Btp
La revisione delle aliquote prevista dalla delega fiscale non toccherà i Btp. Tra i principi de provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri è scolpito “il mantenimento del livello di tassazione attualmente previsto per i redditi derivanti da titoli di Stato ed equiparati”, oggi al 12,5%. La riforma prova a mettere mano al sistema dopo il naufragio del tentativo di riscrivere il fisco durante il governo Draghi, fallito per le divergenze interne alla composita maggioranza che sosteneva l’ex presidente della Bce. Rispetto al testo della passata legislatura, il nuovo, almeno nella bozza entrata in cdm, è più vago sulle coperture. Draghi e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, avevano a disposizione 3 miliardi, la delega, invece parla di “impossibilità di procedere alla determinazione degli eventuali effetti finanziari”, anche se sono previste clausole salva-conti. In materia di risparmio il futuro fisco prevede anche un’imposta sostitutiva agevolata sui redditi di natura finanziaria.
Andrea Pira, MF
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Disclaimer: “Scelti da noi” è un servizio offerto ai lettori di focusrisparmio.com. La rubrica offre una rapida panoramica sulle notizie dell’industria del risparmio gestito, attraverso una selezione effettuata dalla redazione. Il servizio è disponibile nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì.
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