SCELTI DA NOI: LE NOTIZIE DEL 31 MARZO 2023
Rassegna stampa economico-finanziaria dai principali quotidiani
Più bond di Stato per i risparmiatori
Un primo trimestre a passo sostenuto – 84,5 miliardi di euro – altri 235 (come ordine di grandezza) ancora da emettere da qui a fine anno. Sono questi i numeri del più grande emittente di obbligazioni italiane, il Ministero dell’Economia. Che, nel suo Programma trimestrale, ha fatto il punto del lavoro fatto e di quello da fare, come emissioni lorde di titoli a medio-lungo termine (Bot esclusi quindi). In termini di emissioni nette, parametro fondamentale per capire quante risorse vengono drenate dal mercato, si tratta di circa 20 miliardi dal 1° aprile a fine anno (sempre senza considerare i Bot). Guardando alla parte di lavoro già fatta, il Mef ha portato a casa in un trimestre quasi il 27% di quanto deve collocare, più del pro-quota da calendario (ma i trimestri hanno carichi diversi di emissioni). A fronte però di un rialzo dei tassi: il 3,4% il rendimento all’emissione contro 1’1,71% del 2022.
vi.p., Repubblica Affari&Finanza
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Europa, una lezione da Svb
Svb era «speciale» sotto due aspetti. Il suo modello aziendale si concentrava sulla raccolta di grandi depositi, per lo più non assicurati, da parte di startup piuttosto che di piccoli depositanti individuali. Dal punto di vista delle attività, invece di detenere prestiti, deteneva titoli scarsamente coperti dal rischio di tasso d’interesse. Il recente aumento dei tassi, combinato con una copertura inadeguata, ha abbassato il valore degli attivi e ha portato all’insolvenza quando alcuni depositanti hanno cercato di ritirare i loro ingenti depositi non assicurati. Svb è un chiaro esempio di fallimento della regolamentazione e della vigilanza bancaria negli Stati Uniti.
Dewatripont Mathias – Praet Peter – Sapir Andrè, L’Economia del Corriere della Sera
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Criptovalute, controlli sugli operatori di virtual-asset
Aumentano le comunicazioni antiriciclaggio per movimentazioni anomale di criptovalute. Ma sono i soggetti finanziari, soprattutto gli intermediari bancari, a trainare il livello segnaletico, percependo «il rischio connesso con tali strumenti, in particolare a causa delle difficoltà di tracciare i relativi flussi», è annotato nelle analisi dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.
Sole 24 Ore
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Disclaimer: “Scelti da noi” è un servizio offerto ai lettori di focusrisparmio.com. La rubrica offre una rapida panoramica sulle notizie dell’industria del risparmio gestito, attraverso una selezione effettuata dalla redazione. Il servizio è disponibile nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì.
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