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Il tema del cambio generazionale attraversa diversi settori, tra cui quello del risparmio gestito che da anni si confronta con il passaggio di patrimoni dalle vecchie generazioni alle nuove, riflettendo su diverse sfide: la comunicazione differente o il rapporto con il risparmio, ad esempio. La redazione di FocusRisparmio ne ha parlato con Gianluca Serafini, amministratore delegato di Fideuram Asset Management Sgr, ospitato per una nuova puntata di Big Talk, il format di FR|Vision che intervista i grandi nomi del risparmio gestito.
“Il mio rapporto con il risparmio, anche da giovane, è stato sempre serio” ammette Serafini “e se potessi dare un consiglio al me giovane sarebbe quello di farmi assistere da un professionista”.
L’ad di Fideuram mette subito al centro della conversazione l’importanza del gestore o del consulente finanziario, sia in termini di gestione del risparmio che educativi. Per questo specifica che “tra educazione finanziaria e informazione va fatta una distinzione”. Per il manager, la prima serve a fare dei buoni investimenti, la seconda molto spesso soverchia il risparmiatore di nozioni che non può comprendere con i suoi strumenti, portandolo a virare su scelte di investimento rischiose.
In direzione delle nuove generazioni di investitori, in questo caso la Generazione Z, è allora importante anche tarare una diversa comunicazione, ma anche ricordare — e questo, specifica Serafini, più in generale — che “il risparmio è tutelato dall’art.47 della Costituzione”. E per tanto, il gestore, afferma ancora l’ad, “deve avere la cura del chirurgo quando opera e quella del magistrato quando emette una sentenza”.
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